Dopo circa quattordici anni sembra vedere finalmente una soluzione, messi da parte gli intoppi burocratici e legali, la vicenda che ha visto coinvolte tre palazzine di via Belvedere a Noli.
Nei giorni scorsi si è infatti conclusa la demolizione dell'edificio corrispondente al civico 18 che ora, bonificato il sito dai detriti dell'abbattimento, verrà quindi ricostruito interamente per restituire ai legittimi proprietari gli appartamenti dichiarati inagibili per un dissesto statico causato dai lavori per la realizzazione di diversi box sottostanti, sullo stesso versante.
La vicenda, ormai annosa, risale al 2009 e nel 2016 aveva visto un risarcimento in solido per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro che quattro soggetti avrebbero dovuto corrispondere ai titolari delle palazzine: la 18, per l'appunto, la 14 che verrà ristrutturata prossimamente e quella al civico 16bis, per la quale invece il destino non è ancora stato delineato totalmente.
"Vi sono ancora alcune partite legate ai risarcimenti, questo tuttavia è un altro discorso rispetto al civico in questione - commenta il sindaco Ambrogio Repetto - Mi auguro che nulla osti più e tutto possa procedere il più speditamente possibile alla conclusione di questa vicenda".
Dal 2018, infatti, erano cominciate alcune schermaglie, tra uffici istituzionali, tribunali e volantini per le vie del paese.
Dopo che l'Amministrazione Comunale nolese si era rivolta al Ministero dell'Interno per poter usufruire del fondo costituito per evitare ai Comuni con sentenze di risarcimento esecutive legate a calamità naturali o cedimenti strutturali di finire in dissesto finanziario, nell'ottobre 2020 arrivarono i fondi vincolati per un valore di 2,6 milioni dovuti in parte al condominio 18 e per una rimanenza al 14.
Sulla scelta dell'allora giunta comunale aveva messo gli occhi la Corte dei Conti, criticando la scelta dell'ente di accollarsi l'onere dell'intero rimborso in luogo dei quattro soggetti ritenuti in precedenza responsabili dell'accaduto. Una posizione che aveva spinto l'Ufficio Ragioneria comunale a fermare temporaneamente il versamento dell'ultima rata dovuta.
A quel punto, nel 2021, si erano mossi i proprietari del civico 18 rilevando all'Amministrazione "di non aver ancora agito, dopo molti anni, per recuperare gli importi anticipati (sempre con denaro dello Stato) per conto degli altri corresponsabili condannati in via solidale insieme al Comune di Noli".
La vicenda poi si era chiarita col Tribunale di Savona e la Corte dei Conti che avevano dipanato ogni nebbia sull'accaduto e ora, dopo quasi tre lustri, anche i proprietari degli appartamenti del civico 18 potranno tornare ad avere le proprie abitazioni.