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Attualità | 07 aprile 2023, 18:04

Savona, la Processione del Venerdì Santo si farà: il Priorato conferma la tradizione tanto attesa

La pioggia di questa mattina aveva fatto temere il peggio, però la schiarita del pomeriggio ha risolto la problematica portando così a confermare il passaggio delle storiche casse lignee

Savona, la Processione del Venerdì Santo si farà: il Priorato conferma la tradizione tanto attesa

La Processione del Venerdì Santo si farà.

La tanto attesa decisione è arrivata alle 18.00 da parte del Priorato Generale della Confraternite di Savona Centro che ha confermato che le storiche casse lignee attraverseranno le vie della città della Torretta.

"La Processione si fa, usciamo - ha dichiarato il Priore Generale Mauro Biancavilla - un raggio di sole ci sorride, quindi andiamo. Non solo questa mattina ma anche nel pomeriggio siamo stati in collegamento con il meteo di Arpal, abbiamo visto che oramai è tutto completamente sgombro e il cielo dovrebbe essere tutto perfettamente sereno. Mi auguro che non ci sia una nuvola fantozziana a perseguitarci".

La pioggia di questa mattina, che era prevista da giorni, aveva fatto temere il peggio, però la schiarita del pomeriggio ha risolto la problematica portando così a confermare la tradizione savonese per eccellenza.

L'ultima volta che si è svolta la Processione è stato nel 2016, dopo gli stop del 2018 a causa del maltempo e del 2020-2021-2022 per il Covid .

Quest'anno il turno di Priorato Generale spetta alla Confraternita di Nostra Signora di Castello, cappe blu, con sede in via Manzoni.

La Confraternita ha l'onere e l'onore di organizzare la processione e di aprirla e chiuderla con la propra Croce di Passione e Arca della Santa Croce.

IL PERCORSO

Partenza dal Duomo alle 20.30, poi via Caboto, Piazza Cavallotti, via Gramsci, piazza Leon Pancaldo, via Paleocapa, Corso Italia, Piazza Sisto. La svolta su Corso Italia è dettata dalla presenza dei lavori che si stanno svolgendo in via Astengo e per lasciare libera Piazza Mameli per permettere una maggiore gestione della viabilità.

Mentre le casse entreranno in piazza Sisto IV si potrà ascoltare la voce di don Giovanni Margara, che le descriverà e farà un breve commento. Al termine il vescovo Calogero Marino impartirà la benedizione con la reliquia della santa Croce dal balcone del Municipio. Insieme a lui il sindaco Marco Russo e il priore generale Mauro Biancavilla.

Il gruppo corale orchestrale che animerà musicalmente l'evento con i "Mottetti" sarà statico in via Paleocapa, all’altezza di via Pia.

Verrà proposta ai portatori una raccolta di denaro la cui somma sarà utilizzata per l’acquisto di un ecodoppler per l’Hospice Centro Misericordia "Santa Maria Giuseppa Rossello". In caso di pioggia l'evento non potrà svolgersi e gli oratori rimarranno aperti fino alle ore 23.

La Processione

Le "casse" sono veri e propri capolavori che rappresentano la passione e morte di Gesù. Sono state realizzate da scultori di rilievo, tra i quali il Maragliano, il Martinengo, il Murialdo, il Brilla, la Cuneo.

Il loro lento incedere è accompagnato dai rintocchi della campana della Torre del Brandale, "la Campanassa", l’unica autorizzata a suonare nonostante sia il giorno del silenzio della liturgia. Vi sono poi i cori e le bande.

La Processione del Venerdì Santo viene aperta dai tamburini listati a lutto, dai torcioni portati da confratelli che indossano cappa bianca con i nastri gialli del Priorato Generale delle confraternite del centro.

A seguire gli incappucciati che ricordano gli antichi flagellanti e la Croce di Passione, grande croce in legno nero sulla quale sono posti i simboli della Passione di Nostro Signore, e appartiene alla confraternita che comanda la Processione. Dopo le casse lignee, i confratelli, il clero con il vescovo (quest’anno oltre al vescovo Calogero Marino, in processione anche monsignor Vittorio Lupi, vescovo emerito), i priori delle confraternite, con al centro il Priore Generale, i turiboli che incensano l’arrivo dell’Arca della Santa Croce che contiene un frammento della Croce del Calvario.

L’arca è sormontata dal baldacchino e attorniata dai lampioni. Chiudono il corteo il sindaco di Savona, le altre autorità civili e militari.

Le Casse 1.

La promessa del Redentore Custodita nell’oratorio dei SS. Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e Petronilla di via Guidobono, è opera di Filippo Martinengo detto il “Pastelica” (Savona 1750-1800). La cassa fu portata per la prima volta in processione nel 1791. I portatori sono 20 per posa. Indossano la cappa della confraternita, bianca con nastri rossi.

2. L’Annunciazione Custodita nell’oratorio del Cristo Risorto, in largo Varaldo, è opera di Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739). I portatori sono 12 per posa. La cappa bianca è con nastri bianchi.

3. L’Orazione nell’orto Custodita nell’oratorio dei Ss. Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla, cappa bianca con nastri rossi. È opera di Anton Maria Maragliano (Genova 1664-1739), scolpita intorno al 1728. I portatori sono 20 per posa.

4. Il Bacio di Giuda Custodita nell’oratorio dei SS. Agostino e Monica, chiesa di santa Lucia, è opera di Giuseppe Rungaldier che la scolpì ad Ortisei nel 1926. I portatori sono 16 per posa con altrettanti cambi. La cappa bianca con nastri verdi

5. Cristo legato al palo Custodita nell’Oratorio dei SS. Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla, ed è opera di ignoto genovese del XVIII secolo. I portatori sono 8 per posa con altrettanti cambi.

6. La Flagellazione L’opera lignea, di ignoto di scuola napoletana del XVII secolo, è custodita nell’oratorio dei santi Pietro e Caterina, di via Dei Mille. I portatori sono 12 per posa con altrettanti cambi. La cappa è bianca con nastri blu.

7. L’incoronazione di spine Opera del Maragliano (Genova 1664-1739) che la scolpì nel 1700. E’ custodita nell’oratorio dei santi Agostino e Monica, nella chiesa di Santa Lucia. Restaurata nel 2009. I portatori sono 12 per posa con altrettanti cambi. La cappa è bianca con nastri verdi.

8. Ecce Homo E’ la cassa più recente, venne scolpita da Renata Cuneo tra il 1977 e 1978, in sostituzione della cassa di G.A. Torre, con lo stesso soggetto, che si dice andò distrutta durante un bombardamento nel 1944. Custodita nell’oratorio dei santi Pietro e Caterina. I portatori sono 12 per posa con altrettanti cambi.

9. Cristo che cade sotto la croce ed è aiutato dal Cireneo Si può ammirare nell’oratorio dei santi Pietro e Caterina, e viene attribuita ad ignoto di scuola napoletana del XVII secolo. I portatori sono 12 per posa con altrettanti cambi.

10. Cristo spirante in Croce Opera del periodo più maturo del Maragliano è custodita nell’oratorio dei SS Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla. È stata restaurata nel 2000. I portatori sono 24 per posa con altrettanti cambi.

11. Cristo morto in Croce Opera di ignoto di scuola romana del XVI secolo, si dice dono dei Della Rovere alla confraternita di Nostra Signora di Castello alla quale questi appartenevano. Si tratta di un Crocifisso processionale successivamente adattato a “cassa” e arricchito di putti barocchi opera , forse, del genovese Bartolomeo Musso. I portatori sono 20 per posa con altrettanti cambi. La cappa è blu con risvolti bianchi e cordone bianco. 12. La Deposizione dalla Croce Opera del Martinengo detto il “Pastelica” risalente al 1793 circa, è custodita, come il Cristo morto, nell’oratorio di Nostra Signora di Castello, in via Manzoni. I portatori sono 26 per posa con altrettanti cambi.

13. La Pietà Scolpita nel 1833 dal savonese Stefano Murialdo detto “Crocetto” (1776-1838), probabilmente allievo del Martinengo, venne ritoccata e migliorata dal Brilla nel 1842. Restaurata nel 2001, è custodita dall’oratorio di Nostra Signora di Castello. I portatori sono 12 per posa con altrettanti cambi.

14. La Deposizione nel Sepolcro Scolpita nel 1866 dallo scultore savonese Antonio Brilla (1813-1891. Custodita nell’oratorio del Cristo Risorto, venne restaurata nel 2004. I portatori sono 24 per posa con altrettanti cambi.

15. L’Addolorata Attribuita a Filippo Martinengo, detto “Pastelica”(Savona 1750-1800) appartiene all’Arciconfraternita della SS. Trinità, è custodita nell’oratorio dei santi Giovanni Battista Evangelista e Petronilla, che ospita l’Arciconfraternita. I portatori sono 8 per posa con altrettanti cambi. La cappa è rossa con risvolti bianchi.

La musica

Nella Processione del Venerdì Santo si prega con la fatica o con le note. Fondamentale è infatti l’aspetto musicale incarnato dal “gruppo corale-orchestrale dei Mottetti”, dal gruppo “Giuseppe Rebella”, coordinato dal Polifonico di Valleggia, dalla banda, preceduti dal cupo rullìo dei tamburi. Il gruppo dei Mottetti Il gruppo corale-orchestrale dei Mottetti - costituito in questa forma dal 1990 per volontà del Priorato Generale - è diretto da Davide Nari (direttore del Civico Complesso Bandistico “Forzano”), si compone della sezione di archi coordinati da Massimiliano Patetta e la ‘Forzano’ al completo, ad accompagnare la parte vocale costituita dalla Corale Alpina Savonese , coro La Ginestra di Savona, coro ”Anton Bruckner” di Savona ed elementi del coro “Monteverdi” di Cosseria, nonché alunni della scuola primaria dell’I.C. ‘Pertini’ di Savona nella sezione “voci bianche”. In processione il gruppo corale-orchestrale sarà statico: si posizionerà in via Paleocapa all’altezza di via Pia. Il Gruppo "Giuseppe Rebella" Confermatissimo anche l’altro gruppo, anni fa battezzato “Giuseppe Rebella” in onore del noto maestro scomparso nel 2013. Tra i fondatori del Coro Polifonico di Valleggia, che diresse per ben mezzo secolo e anche nell’appuntamento biennale del Venerdì Santo, Rebella era una figura molto apprezzata a livello diocesano. Per questo i cantori valleggini nel 2014, col consenso e l’apprezzamento delle altre realtà vocali che partecipano, hanno deciso di intitolargli questo ensemble che sarà collocato nella parte conclusiva del corteo sacro. Accompagnato dalla Banda Puccini di Cairo, il Polifonico di Valleggia, diretto da Martino Nicora, canterà assieme ad altri gruppi: la Corale Polifonica Cellese, il Coro Guido d’Arezzo di Carcare, il Coro Sine Nomine di Finale, il Concentus Mater Misericordiae di Savona, il Coro San Maurizio di Segno e il Coro Polifonico Città di Albisola. Tutti insieme eseguiranno i brani sacri Adoramus, Vexilla, Stabat Mater e Choral di Bach. La Banda "Sant’Ambrogio" di Legino eseguirà brani tratti dalla Passione secondo Matteo di Bach.

La struttura

TAMBURINI

TORCIONI

INCAPPUCCIATI

CROCE DI PASSIONE con attorno grandi lampioni

Le Casse portate a spalla:

LA PROMESSA DEL REDENTORE

L’ANNUNCIAZIONE

L’ADORAZIONE NELL’ORTO

IL BACIO DI GIUDA

CRISTO LEGATO AL PALO

LA FLAGELLAZIONE

L’INCORONAZIONE DI SPINE

ECCE HOMO BANDA "SANT'AMBROGIO" DI LEGINO

CRISTO CADE SOTTO LA CROCE

CRISTO SPIRANTE IN CROCE

CRISTO MORTO IN CROCE

LA DEPOSIZIONE DALLA CROCE

LA PIETA’

LA DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO

L’ADDOLORATA

GRUPPO “GIUSEPPE REBELLA” CORO POLIFONICO DI VALLEGGIA CON CORI AMICI BANDA “PUCCINI” DI CAIRO M.TTE

CONFRATELLI

CLERO- VESCOVO

PRIORI DELLE CONFRATERNITE con al centro il Priore Generale

TURIBOLI (incensazione)

ARCA DELLA S. CROCE sormontata dal baldacchino e attorniata da lampioni

Luciano Parodi

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