"Abbiamo colto con stupore la sentenza del TAR della Liguria che ha dato ragione alla Coop Miglio Verde che ha dato legittimità all’applicazione del Ccnl cooperative sociali anziché igiene urbana come 'contratto di riferimento' per chi si occupa delle attività sopra indicate in aziende pubbliche e private di igiene urbana".
Il segretario della Fit Cisl Danilo Causa è intervenuto in merito alla gestione del servizio di spazzamento e svuotamento dei cestini della città di Savona e al passaggio lo scorso giovedì 30 marzo dell'appalto dall'Ecology Srl alla cooperativa Miglio Verde.
Il tema ha tenuto banco nelle ultime settimane dopo l'affidamento da parte di Ata alla ditta Ecology e la sentenza del Tar, a seguito del ricorso del Miglio Verde, che aveva disposto l'annullamento del verbale dello scorso 31 gennaio portando così la stessa cooperativa a ritornare a gestire i 7 lavoratori e il servizio per altri due mesi (leggi QUI).
"Per ora noi abbiamo preso atto, poi insieme ai lavoratori vedremo quali atti potremmo mettere in campo per cercare di tutelare i diritti e i redditi di tutti i lavoratori che siano essi facenti parte delle categorie svantaggiate oppure no - continua Causa - In questo momento Ecology sta operando con 7 persone a tempo determinato con scadenza contratto legato alla fine dell’appalto al 31 maggio naturalmente prorogabili al momento che Ata lo richieda. Con il passaggio alla Coop Miglio Verde 3 di questi lavoratori non verranno assunti poiché è stato detto che loro faranno riferimento alle 6 persone svantaggiate che erano in forza precedente in Maris (cooperativa che prima gestiva il servizio. ndr). Tre di questi sei per scelte personali avevano scelto di non passare in Ecology. Inoltre ricordo che c’era un settimo lavoratore che aveva assunto Maris con scadenza 31 gennaio 2023".
"Ricordiamo che alla firma del ccnl Assoambiente a livello nazionale erano presenti sia LegaCoop che Confcooperative che rappresentano quasi la totalità di tutte le coop sia Lavoro, Servizi e Sociali che quindi hanno confermato la loro accettazione del sopracitato contratto in caso di acquisizione di appalti di igiene urbana - continua il segretario - Noi naturalmente come FIT Cisl rispettiamo tutte le aziende e le cooperative ma con questo passaggio di appalto l’unica certezza di risultato è stato che 3 persone hanno perso il posto di lavoro e non per propria scelta, ma perchè così ha deciso chi è subentrato adducendo il fatto che le Coop Sociali danno la priorità all’assunzione ai lavoratori svantaggiati. Benissimo, sarà sicuramente così, ma non tutti lo sono rientranti in questa categoria, ricordo che tutte le aziende pubbliche e non che si occupano di igiene urbana hanno all’interno personale svantaggiato (Art 68) invalidi, inidonei etc.e da sempre sono stati tutelati e retribuiti come tutti gli altri colleghi".
"Auspichiamo a questo punto sia il caso di fare maggiore chiarezza a livello generale legale, sindacale e normativo in maniera definitiva su queste situazioni che potrebbero creare problematiche e ripercussioni su tutto il territorio regionale e nazionale" conclude Danilo Causa.