Dopo il grande successo della festa del primo anno di vita della sezione alassina, celebrato con il grande successo della piantumazione di un’aiuola contro la violenza alle donne dedicata a Cristina Mostosi, prosegue con entusiasmo e impegno l’attività del sodalizio alassino.
Giovedì 30 marzo alle ore 17.00 presso l’Hotel Corso di Alassio in corso Armando Diaz n.28 si terrà un incontro con l’esperta di galateo e bon ton, Barbara Ronchi della Rocca che parlerà dell’arte di ricevere e del galateo della Tavola.
Dopo il saluto del Sindaco Marco Melgrati sono previsti gli interventi di Cinzia Salerno, Consigliera alle pari opportunità del comune di Alassio, docente e Presidente Fidapa; Antonella Tosi, Past President Fidapa distretto nord ovest e Maria Teresa Parrelli, docente Istituto Alberghiero Alassio e Tesoriera Fidapa Alassio. Coordina gli interventi il giornalista Claudio Porchia.
Cinzia Salerno, Consigliera Pari Opportunità del Comune di Alassio e Presidente della Fidapa di Alassio
"Proseguiamo le nostre iniziative - spiega Cinzia Salerno – con un incontro su un tema interessante e sempre attuale, l’arte di ricevere a casa ed al ristorante. Attuale perché la società evolve e le regole si modificano. Il Galateo non è un semplice insieme di regole, che qualcuno considera vecchie e superate, ma un modo di vivere. E conoscere e seguire i consigli sulle buone maniere e il buon gusto può migliorare il nostro rapporto con gli altri e per questo ringraziamo l’esperta di bon ton, Barbara Ronchi della Rocca, per la su disponibilità a tenere questo incontro”.
Barbara Ronchi della Rocca: esperta di storia del galateo e di cucine delle corti reali, autrice di libri di grande successo dedicati alle buone maniere, collabora con numerosi giornali e reti televisive. È stata consulente del Quirinale e docente dell’ANCEP – Associazione Nazionale Cerimonialisti Enti Pubblici. È apprezzata consulente di arte del ricevere, insegnando a riscoprire il gusto delle sfumature e delle piccole cose, dal non dimenticare le nostre tradizioni al non rassegnarsi mai alla banalità del cattivo gusto.