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Attualità | 28 marzo 2023, 17:37

Ato unico dei rifiuti nel savonese. Duri i sindacati: "Tempo agli sgoccioli, si rischia il commissariamento"

Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sono intervenuti anche sul passaggio a Savona del 49% di Ata a Sea-s e sul tema legato al servizio di spazzamento

Ato unico dei rifiuti nel savonese. Duri i sindacati: "Tempo agli sgoccioli, si rischia il commissariamento"

"Ormai il tempo a disposizione è agli sgoccioli.  Giovedì 30 marzo abbiamo un incontro in Provincia per capire se ci sarà un ulteriore rinvio da parte loro per quanto riguarda l’acquisizione da parte di Sat di tutto l’Ambito Provinciale Rifiuti".

Così i segretari della Fit Cisl, Fp Cgil e Uiltrasporti Danilo Causa, Antonello Sangiovanni e Franco Paparusso sull'ato unico dei rifiuti e i ritardi per l'affidamento al soggetto unico che dovrà gestire i rifiuti di tutta la provincia esclusa la città di Savona.

"Ormai sono quasi 2 anni che si doveva chiudere questa partita ma per un po' di malinconie politiche e di giochi di 'potere' e magari mettiamoci un po' di lentezza da parte di qualche Sindaco a capire e decidere e da parte di qualche ufficio provinciale che in tutto questo tempo ha continuato a prender tempo portandoci in queste condizioni, noi giovedì auspichiamo che si dica la parola fine a questa vicenda a dir poco assurda".

"A nostra conoscenza ormai tutti i comuni sono d’accordo al passaggio, il futuro della gestione rifiuti è nelle mani degli uffici della Provincia e non tanto nelle mani del Presidente da poco rieletto ma di qualche ufficio che forse non ha ancora ben capito il rischio che stanno correndo - proseguono i segretari Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - Se entro il 30 Giugno non ci saranno i passaggi di consegna tra le aziende attualmente operanti sul territorio alla Sat si rischia il commissariamento e non credo che la Provincia e tutti gli addetti ai lavori ne uscirebbero molto bene".

"Oppure se qualcuno ha idee diverse che esca fuori poiché i lavoratori e le aziende stesse non possono vivere in questa totale incertezza senza conoscere il loro futuro e lo diciamo soprattutto per quei lavoratori che lavorano in condizioni a dir poco inadeguate nei piccoli comuni della zona ingauna che aspettano ormai da troppo tempo l’auspicato passaggio aziendale e aggiungiamo per eliminare dal nostro territorio definitivamente questo tipo di aziende magari poco conosciute ai non addetti ai lavori, che da sempre sfruttano i lavoratori" proseguono.

Centrale anche il tema legato al futuro sistema di raccolta porta a porta nella città capoluogo e il subentro in Ata al 49% di Sea-s.

"Non dimentichiamo che abbiamo anche la partita dell’Ata di Savona dove stiamo aspettando l’incontro con la cordata Sea-s (Egea Ambiente, Ideal Service e Docks Lanterna) che dovevamo incontrare il 29 ma ci è stato chiesto un rinvio che speriamo sia fissato nei prossimi giorni per capire quando sarà fissato il passaggio di consegne anche qui in una situazione gestita egregiamente dalla dirigenza Ata ricordando che l’azienda è commissariata ed evidentemente non può fare investimenti, quindi tutti aspettiamo che il passaggio avvenga al più presto per partire finalmente in una maniera adeguata e consona per la città di Savona".

Il tema legato al servizio di spazzamento a Savona ha tenuto banco nelle ultime settimane dopo l'affidamento da parte di Ata alla ditta Ecology e la sentenza del Tar, a seguito del ricorso della cooperativa Miglio Verde, che ha disposto l'annullamento del verbale dello scorso 31 gennaio portando così la stessa cooperativa a ritornare a gestire i 7 lavoratori e il servizio per altri due mesi (leggi QUI).

"Il 30 ci sarà anche il passaggio dei Lavoratori di Ecology srl che si occupano della pulizia del centro città alla Coop Miglio Verde. Noi anche su questo vigileremo che vengano rispettati totalmente i diritti dei lavoratori sia reddituali normativi e contrattuali" proseguono i sindacati.

"Per chiudere abbiamo un’azienda come Iren che impiega settimane per darci delle risposte in merito ad alcune richieste inviate riguardante alcune problematiche di alcune categorie di Lavoratori che svolgono anche mansioni qualificate in certi casi senza il rispetto totale del Ccnl e questo modus operandi è lo stesso che usano per ogni nostra richiesta - concludono - Questo è un po' lo specchio della situazione igiene ambientale della provincia di Savona. Un comparto che occupa oltre 600 persone a svolgere un servizio pubblico essenziale. Crediamo sia giunto il momento di mettere definitivamente in ordine la situazione prima che sia troppo tardi e provare a preparare un progetto lungimirante che traguardi una gestione totale del ciclo dei rifiuti con la chiusura finale nell’aumento della differenziata e una costruzione di un termovalorizzatore evitando l’ampliamento e la costruzione di nuove discariche sistema ormai obsoleto della gestione dei rifiuti".

Luciano Parodi

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