Nella giornata di ieri è stata approvata in giunta regionale la prima bozza del Piano Sociosanitario della Liguria. Si tratta solo della prima fase dell’iter che porterà all’approvazione definitiva. Nei prossimi giorni questa bozza sarà inviata al ministero della Salute, si discuteranno le deroghe al DM 70 richieste, quindi l’assessore alla Sanità Gratarola aprirà la fase di confronto con i sindaci dei distretti sociosanitari, Federsanità e con tutti gli stakeholder.
A quel punto il Piano Sociosanitario andrà in consiglio regionale con tutte le osservazioni che scaturiranno proprio da questa serie di incontri, per l’approvazione definitiva. In questo iter si inserisce, l'11 aprile prossimo, un ulteriore incontro che riguarderà esclusivamente il Comune di Albenga.
“Siamo soddisfatti che si sia aperto il dialogo con la Regione Liguria sul tema sanità - afferma il sindaco Riccardo Tomatis - Se questo è stato possibile è grazie all’impegno di tutto il territorio che ha rappresentato esigenze oggettive, supportate da dati e testimonianze, che esporrò nel dettaglio al Presidente Toti, all’assessore Gratarola e ai direttori generali ASL durante l'incontro dell’11 aprile. Tra i temi principali che affronterò ci sarà senza dubbio quello del pronto soccorso”.
“A tal proposito ricordo che lo scorso 21 marzo abbiamo approvato all’unanimità, durante una seduta straordinaria di consiglio comunale, un documento condiviso con tutti i Comuni del comprensorio e non solo, attraverso il quale chiediamo 'che la Regione Liguria, in sede di definizione del Nuovo Piano Socio Sanitario, mantenga presso l’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga la previsione di realizzare un reparto di Pronto Soccorso, come già contemplato nel Piano Socio Sanitario attualmente vigente e in attesa dello stesso quantomeno un Punto di Primo Intervento H24 - inserito nella rete dell’emergenza – con le stesse funzioni e le medesime modalità di accesso che aveva prima della sua chiusura causa Covid-19'. Per la prima volta da tutto il consiglio comunale è emerso un documento condiviso e soprattutto ognuno, per il bene della comunità, si è reso disponibile a togliere da tale documento riferimenti politici. Questo può aver dato ancor più valore a queste richieste che sono la reale espressione di un intero territorio” ha infine concluso Tomatis.