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Attualità | 24 marzo 2023, 10:09

Torna l'ora legale: alle 2 di domenica 26 marzo orologi avanti di sessanta minuti

Un'ora di sonno in meno e qualche problema sul bioritmo ma ci sarà maggiore risparmio energetico

Torna l'ora legale: alle 2 di domenica 26 marzo orologi avanti di sessanta minuti

Scatta l’ora legale: alle 2 della notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo le lancette dell’orologio vanno spostate avanti di un’ora. Questo si traduce in un’ora di sonno in meno, ma 60 minuti di luce in più.  

L’ora legale inizia come ogni anno l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.  

Questa pratica, che in Italia è in uso dagli anni ’60, provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi, che sono stati anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili.

Una ricerca su 14 studenti coordinata da Antonio Tonetti dell’Università di Bologna e pubblicata su Chronobiology International, ad esempio, ha trovato un maggior numero di risvegli notturni e una maggiore difficoltà ad alzarsi dal letto nei giorni successivi all’arrivo dell’ora legale.

Altri effetti negativi, che per una ricerca sugli Annals of Human Biology non sono contrastati neanche da una particolare combinazione di geni che facilita il sonno, sono stati trovati sugli ormoni dello stress, che aumentano del 5%, e persino sulla propensione a distrarsi sul web mentre si è al lavoro. 

Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Gli esperimenti condotti sul ‘laboratorio’ costituito dall’ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute. La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.

L’ora legale sarà in vigore fino a domenica 29 ottobre

Da anni si parla della possibile abolizione del cambio d'orario nel nostro paese e in Europa. Al momento non è ancora stato raggiunto un accordo univoco che mettesse d'accordo tutti gli stati membri: non si tratterà ancora, quindi, dell'ultimo spostamento di lancette. 

Redazione

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