Si conferma un'eccellenza della sanità e della chirurgia non solo locale ma nazionale se non addirittura internazionale, il reparto della Struttura Complessa di Cardiologia dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per la diagnosi e la terapia delle cardiopatie strutturali.
Lo scorso lunedì presso la Sala Operatoria di Cardiologia Interventistica, l’equipe operatoria guidata dal dottor Shahram Moshiri (direttore della SC Cardiologia) e dalla dottoressa Annamaria Nicolino (direttrice della Cardiologia Interventistica) ha eseguito su una paziente di 74 anni un delicato intervento di correzione valvolare cardiaca per via percutanea attraverso un accesso dalla vena femorale, senza utilizzo di bisturi e quindi della tecnica "a cuore aperto".
La "squadra d'intervento" (composta dai dottori Angelo Buscaglia, Endrin Koni e Chiara Bernelli, dai clinici ecocardiografisti i dottori Katia Paonessa, Paola Ghione e Yana Bettinetti, l'anestesista Giorgio Barabino e dalla caposala Antonella Corona con gli infermieri Alfonso Baselice, Martina Moretti, Francesco Delitala, Anna Giordano e Miriam Lettieri) ha infatti impiantato valvole biologiche bovine, con una tecnica innovativa che permette di eseguire l’intervento senza aprire il torace e pertanto con un rischio contenuto per il paziente.
La cardiologia interventistica moderna si sta evolvendo sempre di più, ampliando il range di cardiopatie che possono essere trattate senza dover aprire il torace. Oltre alla cura delle coronaropatie, le nuove tecniche permettono di intervenire sulle valvole cardiache e sulla struttura del cuore, e la correzione dell'insufficienza tricuspidalica è uno degli ultimi interventi che sta mostrando risultati promettenti in tal senso.
L'intervento, tra l'altro, ha permesso di trattare con successo una paziente che, nonostante fosse già stata sottoposta a correzione chirurgica delle valvole aortica e mitrale anni prima, soffriva di una grave scompenso cardiaco a causa dell'insufficienza tricuspide. «Grazie a questo metodo, il sistema è particolarmente idoneo per l'impiego in pazienti a rischio e pazienti in cui non è pensabile un intervento chirurgico tradizionale, a torace aperto» spiegano dall'equipe interventista.
Nell'operazione sono stati utilizzati device di ultima generazione che richiedono operatori di alta competenza specialistica e lunga esperienza nel settore delle cardiopatie strutturali, oltre a un raffinato lavoro di equipe dovendo coordinare anche le competenze dei radiologi e dei cardiologi clinici-ecocardiografisti.
«L’implementazione in Asl2 di tecniche innovative correlate alla altissima professionalità dei nostri sanitari metteranno a disposizione dei cittadini terapie sempre meno invasive e più efficaci puntando sull’innovazione e la qualità nella sanità ligure per la cura dei cittadini» conclude il Direttore Sanitario di Asl2, Luca Garra.
Un successo che è stato sottolineato anche dall'Amministrazione comunale pietrese che ha espresso i propri complimenti per questo intervento all'avanguardia con le parole del sindaco De Vincenzi e del consigliere Liscio: «Per chi, come noi, ben conosce le eccellenze che sa esprimere il Santa Corona e le capacità del gruppo della Cardiologia, non nuovo a interventi con l’utilizzo di tecniche innovative, questa notizia è motivo di soddisfazione ma non una sorpresa, considerata l’altissima professionalità dei medici e di tutto il personale sanitario e non che vi opera».
«Un bel risultato di cui essere orgogliosi, frutto del lavoro quotidiano di una grande squadra e di una struttura allenata a rispondere sempre al meglio, nel quale si riconosce, una volta di più, l’eccellenza del Santa Corona che va non solo salvaguardata ma potenziata fin da subito» concludono sindaco e consigliere.