Le organizzazioni sindacali avviano la seconda fase delle procedure di raffreddamento per il mancato raggiungimento delle intese su Tpl Linea alla procedura attivata il 18 agosto e nei conseguenti undici successivi tentativi di conciliazione.
Le segreterie Provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti , Faisa-Cisal, Sial-Cobas, Ugl-Fna e la rsu aziendale, hanno così richiesto un ulteriore incontro in Prefettura con al centro la necessità di ristabilire le corrette condizioni di sicurezza attraverso il ripristino di sufficienti livelli di manutenzione degli autobus; regolamentare i turni di guida per quanto riguarda i carichi di lavoro, le percorrenze, le soste, i trasferimenti, le competenze economiche; investire sulla sicurezza del personale viaggiante installando le telecamere di sicurezza su tutti i mezzi e le paratie di protezione del conducente; implementare il personale effettivo destinato alla verifica dei titoli di viaggio su tutti i depositi aziendali; rivalutare i livelli occupazionali come contenuto nell’accordo del 21 aprile scorso a seguito dei nuovi servizi acquisiti dalla società; concordare le forme contrattuali applicate ai lavoratori impiegati nei servizi scuolabus gestiti dalla società TPL Linea.
"Dopo la definizione del contratto di servizio per il decennio 2023/33 conseguenza delle dure lotte dei lavoratori, rimane indispensabile riportare TPL Linea a normali condizioni di manutenzione dei mezzi e normali condizioni di lavoro e salariali per i lavoratori - spiega la rsu con una lettera indirizzata ai dipendenti - Il ruolo degli Enti proprietari di maggioranza, Comune e Provincia di Savona rimane fondamentale per dare un futuro al trasporto savonese, attualmente con grandi incertezze sulla Governance, sulle necessità finanziarie, sul rapporto con la Regione Liguria, sui necessari progetti di sviluppo e ammodernamento. Dopo il confronto richiesto presso la Prefettura si valuteranno le conseguenti iniziative con l’auspicio di arrivare ad intese riguardanti le problematiche poste".