Attualità - 21 marzo 2023, 15:45

Pedonalizzazioni a Savona, in Comune parola ai residenti e ai commercianti: "Qual è il vantaggio che la giunta ha visto? Tolto un 50% del commercio"

"Noi cittadini non ci sentiamo più al sicuro nella nostra Savona, abbiamo timore per le nostre attività e l'incolumità nostra e dei nostri figli"

"Fateci lavorare". E' volato forte il grido d'allarme, anche con dei cartelli, dei commercianti di Savona, che hanno "invaso" il lato del pubblico della sala del consiglio comunale di Palazzo Sisto con alcuni degli esercenti e residenti di via Manzoni, via Mistrangelo e Corso Italia, che hanno potuto prendere la parola durante la seconda commissione consiliare con al centro le pedonalizzazioni, il traffico e i parcheggi.

Dopo settimane e settimane di discussioni a partire da una commissione finita con l'abbandono della sala consiliare da parte della minoranza e da un gruppo di cittadini che voleva essere ascoltato per dire la propria sullo stop alle auto nelle vie del centro, passando per una riunione chiusa solo ai commercianti di via Mistrangelo e "invasa" da esercenti e residenti di altre vie, concludendosi per un'ulteriore seduta consiliare nella quale è stato stabilito, con non poche critiche dell'opposizione come sarebbe dovuta avvenire la commissione, è stato dato spazio alla voce dei savonesi.

 Ad aprire la discussione le residenti Lia Ciciliot ex insegnante di storia e filosofia in pensione, che ha esposto un documento redatto con un gruppo di cittadini, commercianti e residenti e Giulia Di Biase, infermiera: "Ho espresso anche io la mia contrarietà e perplessità, ci tengo a toccare un punto molto importante e pericoloso che è quello della concentrazione del traffico in moltissime vie, se un reperibile si ritrova imbottigliato nell'unica via disponibile cosa fa? Ha bisogno di poter passare. Trovo questo un motivo molto valido di evitare di dirottare il traffico in un unico punto. Un amministrazione in teoria dovrebbe rappresentare i cittadini che quell'amministrazione l'hanno voluta e votata cosa che in questo momento non mi sembra affatto. Non mi sento rappresentata, mi sento bypassata e non considerata, in teoria mi dovrei abituare alle decisioni di qualcun altro che non riconosce le esigenze degli altri. Perché e perché in questo momento? Gradirei sentirmi rispondere. Questa cosa è stata fatta dalla sera alla mattina".

"Savona era già prima una delle città più pedonali d'Italia, ci si chiede quindi a che scopo cercare delle nuovi pedonalizzazioni, cammuffate da Ztl. Ci dicano qual è il vantaggio che la giunta vede in questo? Per i commercianti non c'è, per le attività turistiche neanche, non c'è niente da vedere nell'ultimo tratto di corso Italia e via Manzoni. Savona non è conosciuta turisticamente. Sarebbe da fare una promozione di altro genere che non è agevolizzata da queste pedonalizzazioni e dalla mancanza di parcheggi. Danneggiano i commercianti e i residenti. Un livello di degrado urbano così non si è mai visto" ha proseguito Francesco Ferro, titolare di un B&B in via Mistrangelo.

La titolare del negozio Il Pellicano di via Manzoni Alessandra Bernini si è concentrata sul problema sicurezza e ha ricordato le diverse spaccate in centro città. il degrado di Piazza del Popolo e nelle vie centrali del paese: "Noi cittadini non ci sentiamo più al sicuro nella nostra Savona, abbiamo timore per le nostre attività e l'incolumità nostra e dei nostri figli, siamo convinti che sia urgente affrontare seriamente il problema. La polizia municipale non può e non deve limitarsi a fare le multe agli automobilisti, sono lunedì 14 marzo sono state effettuate 10 rimozioni di moto perché sconfinavano nell'area di manovra. Fare cassa va bene ma intervenire in situazioni di degrado siamo convinti sia molto più importante per restituire la città ai suoi abitanti. Savona è bellissima ma è gravemente malata, le pedonalizzazioni senza un piano di riqualificazione forte e condiviso non sono la cura, fate in modo che non siano il colpo di grazia".

"Questa nuova disposizione mi è stata un po' stretta dal primo momento. Ho una grande paura, che mi manchi quel soggetto che viene a consumare occasionalmente e che passa per caso. In centro ormai si arriva solo se uno vuole venire, se ha voglia di parcheggiare in Piazza del Popolo e ha voglia di consumare - ha proseguito il commerciante Alessandro Attilio, titolare della gelateria InSisto - Abbiamo tolto un 50% del commercio. Non siete abituati ad alzare una serranda e stare 12 ore all'interno di un negozio, chi meglio di noi che siamo residenti, noi viviamo la via. Non hanno pensato a noi togliendo i carico e scarico soprattutto in via Manzoni. Le vie chiuse dovevano essere pensate meglio".

"Queste ztl sono state formulate con i criteri che sono previsti dal Ministero? Sono delle Ztil che sono trattate come zone pedonalizzate con delle problematiche importanti. Il carico e scarico ad esempio, in via Mistrangelo c'è una grossa difficoltà, come mai non è stato predisposto un accesso più ampio? E il discorso dei parcheggi, l'assessore Becco mi ha citato Cuneo, io arrivo da lì e  in via Nizza ad esempio il parcheggio c'era perché era tutto a pagamento di conseguenza le macchine ruotano - ha puntualizzato Marco Bozzo - La giunta ha predisposto i parcheggi in Piazza Diaz per i residenti come se non ne avessero già abbastanza. Se vogliamo pedonalizzare o se vogliamo rendere la città appettibile dobbiamo creare il modo che le persone possano venire".

In conclusione è stato ascoltato l'ingegnere Paolo Forzano, presidente del Comitato Casello Albamare che ha esposto delle simulazioni di traffico realizzate da un'università tedesca e si è concentrato sul progetto delle pedonalizzazioni e il geometra Giuseppe Procopio del comitato viabilità Piazza Saffi/Villapiana che aveva mandato una lettera per richiedere il posizionamento di centraline per la misurazione della qualità dell'aria visto che il traffico con le pedonalizzazioni si è riversato principalmente in Piazza Mameli.

Spazio poi alla discussione con gli interventi dei consiglieri di Toti per Savona Ileana Romagnoli, Manuel Meles, M5S (insieme a Federico Mij), Luigi Lanza, Sinistra per Savona, Massimo Arecco, FdI e Alessandra Gemelli, Pd.

"I commercianti stanno morendo a Savona, tengono in piedi la città. Ditemi perchè, per il vostro sogno, chiudere la città per niente. Il Bronx è meglio di Savona" ha detto il consigliere della Lega Maurizio Scaramuzza.

"Questa è una pedonalizzazione ideologica, ci vogliono insegnare come vivere, che Savona ha bisogno di uno scossone e lo si fa senza un disegno organico. A questa logica di fondo si dà attuazione in questo modo, con una delibera di giunta che dice che una parte della città sarà chiusa - ha dichiarato il consigliere di PensieroLibero.zero Fabio Orsi insieme a Daniela Giaccardi - della stellina green non ce ne facciamo nulla. Non c'è nessuna intenzione da parte vostra di tornare indietro. La visione futura si scontra con la visione attuale delle cose".