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Politica | 16 marzo 2023, 15:18

Pietra, in arrivo un nuovo autovelox lungo la via Aurelia. Carrara: "Sussiste il dubbio che sarà posizionato per fare cassa"

L'esponente di minoranza critico sull'installazione del rilevatore di velocità e più un generale sulla viabilità cittadina

L'esponente di minoranza critico sull'installazione del rilevatore di velocità e più un generale sulla viabilità cittadina

"Abbiamo appreso dagli organi d'informazione della novità dell'ulteriore intervento sulla viabilità della via Aurelia, con la prossima sistemazione di un autovelox che sarà operativo per 24 al giorno. Esso verrà posizionato nella parte di levante di Pietra Ligure, in prossimità dei bagni Gianni. È stato dichiarato che il nuovo Autovelox non è "per fare cassa" ma perché in un quel tratto, in passato, ci sono stati incidenti. Ovviamente, una motivazione del genere come quest'ultima sarebbe bastante per sopire le perplessità e chiudere le bocche che volessero obiettare. Tuttavia, non possiamo esimerci dal rilevare alcuni fatti indiscutibili: tutta la percorrenza del tratto della via Aurelia di Pietra Ligure, meno l'ultimo del rettilineo che porta a Borgio Verezzi, è stravolta dalla realtà dei fatti quotidiani. Dal confine di Loano fino alla rotonda del Maremola, in corso Italia, ormai si viaggia perennemente in coda e la velocità "di crociera" si aggira tra gli "zero" e i trenta chilometri orari.

Si apre con queste parole la nota stampa diffusa da Mario Carrara, consigliere comunale di minoranza a Pietra Ligure che in questa occasione affronta il tema del nuovo autovelox che verrà prossimamente installato lungo la via Aurelia nella zona a levante del paese e più in generale il tema della viabilità pietrese.

"Ormai ci si può dire davvero fortunati se si percorre questo tratto di strada, di per sé breve e banale, senza essere bloccati o rallentati da code e incolonnamenti - prosegue Carrara - Questo ormai succede dal Gennaio 2020, data di imposizione del senso unico sul lungomare di Pietra Ligure, città con due sole strade di percorrenza, che è innegabile, ha causato lo stravolgimento di tutto il traffico sulla strada nazionale. "Stravolgimento" che coinvolge anche quello delle città vicine di Ponente perché le code "bloccate" a Pietra Ligure, pervengono ad allungarsi anche nei loro territori: Loano, Borghetto S.Spirito, Ceriale. "Stravolgimento" che ora, alla lunga, ha anche riflessi sulla qualità della vita delle persone, specialmente di quelle costrette, per lavoro, a viaggiare in automobile ed ora quasi "sequestrate" in auto nelle code quotidiane, per ore, per percorrere tratti di strada di pochi chilometri. Tratti di strada che, prima del Gennaio 2020, si percorrevano in decine di minuti e non in ore, visto che MAI, prima d'allora, si verificavano incolonnamenti sulla strada nazionale".

"Stravolgimenti anche sui flussi e le frequentazioni commerciali del centro di Pietra Ligure, ridotto ad una progressiva "desertificazione" sotto gli occhi di tutti - continua l'esponente di minoranza - Mentre sull'Aurelia le auto sono ferme in colonna, il lungomare pietrese è "deserto", nel senso che non passa proprio più nessuno; in centro, alle 17 di qualsiasi giorno feriale è un "mortorio" dove non circolano che sparute persone, per lo più residenti lì. Quindi, uno "stravolgimento" che sta comportando conseguenze economiche perché sta causando il "declino" economico di questa che, prima, era la parte più viva ed attiva della città. Tornando al nuovo autovelox: abbiamo constatato che esso verrà collocato ad una distanza di meno di un chilometro, per l'esattezza 900 metri (non in linea d'aria, ma "reali"), dall'altro autovelox sull'Aurelia a Borgio Verezzi, posto sopra ad un passaggio pedonale. Sorge spontanea una domanda: ma non è troppo vicino all'altro? Possibile che si debbano mettere autovelox così ravvicinati? È difficile non dubitare che i "veri" motivi della nuova collocazione dell'autovelox non siano, invece, proprio quelli di "far cassa" dato che la contravvenzione con relativa decurtazione di punti dalla patente scatta superati di 5 chilometri i limiti imposti; ciò, considerando che l'autovelox opererà per 24 ore al giorno, quindi anche nelle ore notturne di poca o nulla frequentazione automobilistica".

A Pietra Ligure, anziché sul levante della città ed a soli 900 metri dell'autovelox di Borgio, la collocazione più ovvia per un autovelox sarebbe quella nei pressi dell'ospedale Santa Corona, un "punto delicato" da proteggere e tutelare. Ma qui l'autovelox, alla fine, non è necessario perché la velocità, ormai, per le scellerate conseguenze del senso unico sul lungomare è, come abbiamo visto, ormai ridotta automaticamente e drasticamente dalle code continue che la rallentano e la bloccano. Non c'entrano niente le giustificazioni addotte dal Sindaco De Vincenzi, dichiarate ai giornali, secondo cui l'autovelox sarebbe posto: "....anche in considerazione della riqualificazione della passeggiata a mare ". E che cosa c'entra la riqualificazione della passeggiata a mare, che è esclusivamente pedonale, con un autovelox per le autovetture? Ciò sembra, invece, l'ennesima arrampicata sugli specchi per giustificare un provvedimento d'imperio, in un campo, quello della viabilità, nel quale De Vincenzi, nonostante l'ottimo capo dei vigili che ha a disposizione, sembra muoversi come un elefante in cristalleria, perché l'imposizione di ogni sua scelta provoca delle conseguenze".

"Che la viabilità della città, settore del quale, al pari dell'edilizia, lui ha la piena responsabilità perché ne detiene le deleghe, sia in costante criticità, è dimostrato da altri fatti - sottolinea inoltre Carrara - Domenica pomeriggio 12 Marzo, oltre alla viabilità "in tilt" per  una coda di auto interminabile sull'Aurelia, la viabilità va pure nel caos anche nella parte superiore di via della Cornice, una strada secondaria. Di questo ne siamo stati diretti testimoni. Che è successo? Un grande autopullman la percorre in direzione del centro città  e si "incastra", letteralmente, nella prima delle due curve del suo percorso, non riuscendo più a manovrare e bloccando, tutto il traffico. Quindi: caos di auto che devono invertire la marcia per uscire dall'ingorgo e vengono a loro volta bloccate da altre che sopraggiungono. Dopo circa due ore di disperate manovre l'autista dell'autopullman deve percorrere tutta la strada, pur stretta, a marcia indietro (con sempre nuove auto che sopraggiungono e sono costrette, a loro volta, indietreggiare anch'esse in  retromarcia), alla fine riesce a "raddrizzarsi" all'incrocio con via Ranzi. Ma questo dell'inevitabile "incastro" nella curva di via Cornice non è stato il primo caso; già quest'estate un altro autopullman aveva fatto la stessa fine ed era successo lo stesso caos per tutta la strada accaduto il 12 Marzo; questo fatto lo documentiamo con una fotografia molto eloquente (vedi gallery)".

"Altro caso simile, si è verificato a Ranzi Venerdì 10 Marzo alle 23. Un grosso TIR con rimorchio è rimasto "incastrato" nella strettoia presso la chiesa della Ss. Concezione: per "disincastrarsi" da quella posizione ha dovuto tribolare non poco e, quindi, andare in retromarcia (un TIR con rimorchio!!!) per un lungo tratto di strada in discesa fin oltre il ponte sull'autostrada, dove vi è, fortunosamente, giunto alle 5 del mattino. "Fortunosamente", senza danni per le persone e le cose, anche forse per essere accaduto di notte. Anche di questo fatto pubblichiamo la fotografia (vedi gallery). Ma cosa aspetta il Sindaco ad intervenire per posizionare dei cartelli segnaletici chiari ed evidenti nelle posizioni stradali più idonee, dopo l'uscita dall'autostrada, che vietino o limitino la percorrenza di certe nostre strade non adatte al passaggio di certi imponenti mezzi, i quali, forse, condotti da ignari autisti, escono dall'autostrada e sono indotti erroneamente a percorrerle, magari dietro suggerimenti sbagliati di "navigatori" che indicano la "via più breve"? Finora questi casi si sono ripetuti senza danni e conseguenze ma se non si interviene, non è detto che si sia sempre fortunati".

"Certo, per questo Sindaco, magari è più bello e più facile emettere provvedimenti d'imperio o fare scelte come quella, discutibile (che lui giustificherà come presa per la "sicurezza" delle persone), di mettere un autovelox comunale sull'Aurelia quasi in prossimità del precedente autovelox a Borgio Verezzi. Magari, questo nuovo autovelox è proprio preso per garantire la "sicurezza", ma il dubbio che la vera ragione sia, invece,  quella di "far cassa" sussiste: specie per un Comune come quello di Pietra Ligure dove "far cassa", comunque ed in ogni modo, è un imperativo categorico, dimostrato da tutte le  imposte comunali al massimo possibile, nessuna  mai ridotta di un centesimo, nemmeno nei momenti più bui della pandemia, che spremono i contribuenti Pietresi che di più non si può.

Speriamo che il nuovo autovelox non sia il modo, oltre che garantire la "sicurezza" delle persone, per "spremere" anche i già tribolati automobilisti che hanno già la ventura e la vita dura di dover transitare sulla strada nazionale nel tratto di Pietra Ligure" conclude infine il consigliere Carrara.

Comunicato stampa

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