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Attualità | 14 marzo 2023, 16:13

Finale, le salme dei defunti in casa potranno tornare al Ruffini in casi di emergenza: pronta la convenzione col Comune per una "sala del commiato"

La consigliera Cileto ha posto la criticità di chi non può trattenere in casa il corpo di un parente defunto. L'Amministrazione conferma l'accordo in vista con l'ex ospedale

Finale, le salme dei defunti in casa potranno tornare al Ruffini in casi di emergenza: pronta la convenzione col Comune per una "sala del commiato"

Potranno di nuovo tornare a essere ospitate negli spazi dell'ex ospedale Ruffini i corpi delle persone decedute improvvisamente nella propria abitazione se lì non potranno restare temporaneamente per questioni igienico sanitarie o familiari prima del commiato.

Da circa un mese e mezzo, infatti, gli spazi precedentemente messi a disposizione della struttura grazie a un accordo verbale con Cittadinanza Attiva messo a punto oltre una decina di anni or sono erano stati momentaneamente bloccati dal cambio di gestione dell'ex ospedale.

Tutto ciò solamente in attesa di un chiarimento formale dell'accordo. A chiarirlo è stato il Consiglio Comunale odierno, dove a sollevare la questione è stata la consigliera di Per Finale Tiziana Cileto: "Questo spazio per noi è di fondamentale importanza - ha sottolineato - perché quando un decesso avviene in ospedale non c'è problema, come può invece essere se avviene al domicilio: se vi sono questioni igienico sanitarie, familiari oppure la casa non sia adeguata e il decesso si verifica di giorno il medico può fare una dichiarazione ad Asl attestante i problemi del permanere a domicilio e disporne quindi il trasferimento al Santa Corona. Ma se ci si trova la notte, nel weekend o nelle festività sorge la criticità. Vero che abbiamo Finale Salute, non tutti i medici però vertono su di esso, che comunque è chiuso di notte".

"Il regolamento di polizia mortuaria del 1994 prevedeva come camera mortuaria quella del cimitero di Finalmarina, in una cappelletta ancora consacrata adibita a magazzino, Finalborgo non vive meglio. Credo sia un punto che va risolto ieri, non domani perché è una ciriticità igienico sanitaria che un paese di 11mila abitanti non può permettersi" chiosa la consigliera Cileto.

La soluzione quindi dovrebbe arrivare proprio con il Ruffini, come ha poi confermato l'assessore De Sciora: "Il direttore della struttura si è offerto di preparare una convenzione che sarà a costo zero per il Comune, con una documentazione ora al vaglio degli avvocati e degli uffici per verificarne la regolarità".

"L'idea è avere una sala del commiato che sia laica, dove possa andare anche chi non è credente o chi non è cristiano - ha specificato il sindaco Frascherelli rispondendo a un preciso quesito del consigliere Paolo Folco de Le Persone al Centro - Dal punto di vista formale tutto è già stato fatto e c'è piena disponibilità da parte della struttura".

Mattia Pastorino

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