"Sun partì dalla mia cà fin dall'altra seira per ennive a salutè e deve la bunaseira...". Anche Dego rivive l'antica tradizione contadina dei cantauova con la consueta melodia.
Si tratta di un'usanza di fine Quaresima che si perde nel tempo: nei giorni che precedevano la Pasqua, ragazzi e meno giovani, passavano di cascina in cascina a salutare le famiglie con un canto. I contadini donavano loro delle uova che i cantori mettevano da parte per cucinare una gran frittata per il giorno di Pasquetta. Ecco spiegato il nome di "Canté j’euv".
"Una bellissima tradizione - spiega il vice sindaco di Dego Corrado Ghione - Piccole orchestrine che passano casa per casa raccogliendo generi alimentari e piccole offerte, che verranno devolute poi in beneficenza al parroco di Dego, per aiutare le famiglie bisognose, e all'associazione Guido Rossi".