Attualità - 08 marzo 2023, 16:24

Stop all'appalto di spazzamento a Savona, sindacati interdetti: "Sempre combattuto il dumping contrattuale"

Dopo la sentenza del Tar le sigle confederali chiedono di veder applicato ai lavoratori il corretto Ccnl e di non fermare il servizio

"La sentenza del TAR che di fatto decreta lo stop all'affidamento del servizio di spazzamento del centro Città di Savona alla Società Ecology Srl (che cooperativa non è) ci lascia alquanto interdetti avendo sempre combattuto contro il dumping contrattuale e la possibilità delle aziende di applicare contratti a loro più convenienti al solo scopo di aggiudicarsi le gare di appalto con ribassi altrimenti improponibili".

Ad affermarlo sono i sindacati confederali, in particolare Sangiovanni di Fp Cgil, Causa di Fit Cisl e Paparusso di Uiltrasporti, dopo aver appreso dell sentenza del tribunale amministrativo regionale contro la società partecipata comunale Ata con l'annullamento del verbale con il quale veniva affidato l'incarico per lo spazzamento di Savona alla Ecology Srl.

"Condividiamo la necessità di esplicitare in sede di stesura dei bandi il Ccnl da applicare perché questo sgombera il campo da possibili interpretazioni 'fantasiose' dei partecipanti - spiegano i sindacati - è pur vero che il contratto del settore dei servizi di Igiene ambientale, cioè quello che comprende lo spazzamento manuale e meccanizzato, il lavaggio delle strade, la raccolta dei rifiuti, la gestione dei Centri Comunali di Recupero, eccetera è uno solo, non ce ne sono altri".

Inoltre, aggiungono i sindacati, "con il suo rinnovo avvenuto nel maggio 2022, si è provveduto a unificare i due contratti di settore esistenti in precedenza rendendo unico il Ccnl di questo settore ed è stato firmato anche da Legacoop, Confcooperative e Agci Servizi le quali, con la loro sottoscrizione, hanno riconosciuto essere l'unico applicabile ai lavoratori del settore dei servizi di igiene ambientale (che niente ha a che fare con il settore delle pulizie)".

"Riteniamo quindi - affermano - che chiunque tenti di applicare un Ccnl diverso da quello unico di settore, metta in pratica un dumping contrattuale e una discriminazione nei confronti dei lavoratori coinvolti perché sottoretribuiti rispetto ai colleghi che svolgono il medesimo lavoro".

"I sette lavoratori aventi diritto all'assunzione citati dalla clausola sociale poi, preme sottolinearlo - proseguono i firmatari della nota - non svolgono attività che non presentano 'caratteristiche peculiari e poco complesse', come definite dal capogruppo Fabio Orsi nelle sue dichiarazioni, svolgono anzi un'attività di pulizia e di bonifica del territorio che presenta molte complessità".

"Prendiamo atto della sentenza del Tar e rimaniamo in attesa delle decisioni che l'azienda intenderà adottare per il futuro del servizio che non può e non deve essere interrotto" chiosano.

Redazione