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Attualità | 07 marzo 2023, 12:30

Punto nascite del Santa Corona, il Comitato Nascere a Pietra in occasione dell'8 marzo: "850 giorni di chiusura 'provvisoria', siamo di fronte ad un altro diritto negato"

"Innumerevoli le promesse e i proclami, ma ancora nessuna riapertura. Si può parlare di emancipazione e conquiste sociali oggi?"

Punto nascite del Santa Corona, il Comitato Nascere a Pietra in occasione dell'8 marzo: "850 giorni di chiusura 'provvisoria', siamo di fronte ad un altro diritto negato"

"Siamo giunti all'8 Marzo 2023, 850 giorni di chiusura 'provvisoria' del punto nascite di Pietra Ligure. Questa è la giornata in cui bisognerebbe ricordare le conquiste sociali, l'emancipazione femminile e la tutela delle donne. Invece siamo di fronte ad un altro diritto negato. L'impossibilità di avere il punto nascite presso un ospedale Dipartimento d'Emergenza ed Accettazione di secondo livello". Così il Comitato Nascere a Pietra in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.

"Dopo oltre due anni di iniziative con la popolazione ed incontri con i vertici politici e dirigenziali, l'atteggiamento iniziale è cambiato - si legge ancora nella nota stampa diffusa dal Comitato - Nascere a Pietra ed i promotori per la campagna di riapertura, sono riusciti a trasmettere la necessità delle donne. Partorire nel luogo vicino che fornisca la massima assistenza in caso di complicazioni ed emergenze. Sono così diventate innumerevoli le promesse e i proclami che riconoscono questo diritto. Ma ancora oggi nessuna riapertura".

"Non sono le donne a decidere che l'ospedale di Pietra Ligure abbia una classificazione di livello emergenziale DEA 2. Non sono le donne a decidere che la Liguria abbia una rete stradale inadeguata, che non permette di raggiungere gli ospedali agevolmente. Non sono le donne a decidere che manchi personale medico per poter riaprire un reparto. Non sono le donne a decidere di occupare gli spazi del punto nascite di Pietra Ligure con altre situazioni. Ma sono le donne a dover tremare per paura di non raggiungere in tempo l'ospedale più vicino".

"Sono le donne ad aver paura di non essere sufficientemente assistite, tanto da andare in certi casi fuori provincia o fuori regione per partorire - concludono dal Comitato - Sono le donne a fare code interminabili nelle strade ed autostrade del ponente ligure, per poter raggiungere i punti nascita. Sono le donne a partorire nel tragitto verso l'ospedale oppure a casa, come nel medioevo. Non per scelta e senza personale qualificato. Si può parlare di emancipazione e conquiste sociali oggi?".

Redazione

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