A seguito del tavolo interministeriale sulla crisi idrica presieduto dal Presidente del Consiglio lo scorso mercoledì 1° marzo, il Presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini, ha commentato positivamente “l’impegno del Governo sulla semplificazione, anche per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% dell’acqua piovana”.
"Finalmente – sottolineano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – è stato affrontato il tema dell’acqua non solo come emergenza, ma anche in quanto stimolo per consentire la programmazione necessaria a gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività, attraverso una cabina di regia tra tutte le Istituzioni interessate a livello nazionale e territoriale".
"Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ciò premesso, però, non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali e agricoli, senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare", concludono.