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Politica | 28 febbraio 2023, 12:55

Migranti, Toti sta con Piantedosi: "Partire non è una strada per risolvere i problemi"

Il presidente della Regione interviene dopo le polemiche sulle dichiarazioni del Ministro dell'Interno: "Usiamo questa tragedia nell'unico senso positivo: far cambiare atteggiamento all'Europa"

Migranti, Toti sta con Piantedosi: "Partire non è una strada per risolvere i problemi"

Il presidente della Regione Giovanni Toti prende le parti del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che, all'indomani della strage di migranti a Cutro, dove hanno perso la vita 64 persone, tra cui diversi bambini, aveva dichiarato: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli”. Parole che hanno provocato lo sdegno da parte delle opposizioni, che hanno chiesto le dimissioni del Ministro dell'Interno.

Toti, interpellato sul tema prende però le difese di Piantedosi. “Mi sembra che non si debba fare polemica su tutto in un momento così drammatico. - ha dichiarato - Io credo che il ministro Piantedosi, che è persona seria e perbene, intendesse dire qualcosa di assolutamente ragionevole: dobbiamo evitare che la disperazione porti persone ad affrontare viaggi complessi. Le persone devono sapere, mettendosi su un barcone, che nonostante la loro disperazione, quella non è una strada per risolvere i problemi, perché come si vede, non solo è molto rischioso e talvolta letale, come in questo caso, ma molto spesso si finisce in un Paese come l'Italia che non ha la possibilità e la capacità di assistere e dare una vita dignitosa a tutte le persone che la cercano”. 

Per Toti “Serve una soluzione europea, semmai concentriamoci sulla luna e non sul dito delle polemiche un po' meschine italiane. Cerchiamo di usare in qualche modo questa tragedia nell'unico senso positivo che può avere, cioè spronare per una volta l'Europa a dare davvero uno scossone alle sue regole, ai suoi atteggiamenti un po' intorpiditi rispetto a questo problema e individuare delle soluzioni che non lascino solo l'Italia ad affrontare un problema globale”.

Il presidente della Regione è intervenuto anche sul pestaggio fascista di Firenze dei giorni scorsi, quando due ragazzi sono stati aggrediti da sei militanti di 'Azione Studentesca', movimento legato all'estrema destra.

Prendo le distanze contro tutti quelli che picchiano tutti, - ha detto Toti - a prescindere dal momento e dalla ragione per cui lo fanno, se fuori da una scuola o da uno stadio, da un campetto sportivo o di una manifestazione politica. È ancora più grave in questo senso, se qualcuno ha picchiato qualcun altro o lo ha aggredito certamente deve essere condannato prima di tutto dalle leggi penali, che non mancano in questo Paese. Se lo ha fatto in nome del fascismo ha fatto una cosa ancora più grave, se lo ha fatto in nome del comunismo ortodosso e antiliberale ha fatto una cosa altrettanto grave. Mi sembra anche questa una polemica stucchevole, condannare chi picchia un'altra persona mi sembra il minimo sindacale della politica”.

Redazione

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