Sanità - 28 febbraio 2023, 12:48

Sanità, si congeda il direttore generale dell’Asl2 Damonte Prioli: "Impegno massimo di tutti, sulle liste d’attesa problema che affrontiamo con grandi difficoltà"

Criticità sul personale e le guardie mediche. Attenzione sull’ospedale di Cairo: “Mai stato chiuso”. E sulla collaborazione con Asl1: “Nessun accorpamento”. Slitta ancora la riapertura del Punto Nascite di Pietra, finanziati però 145 milioni per il nuovo ospedale

Nel giro di tre-quattro anni si potrà avere una rete ospedaliera moderna e per il Dea di secondo livello un nuovo ospedale per il Santa Corona”.

Questo è l’auspicio del direttore generale uscente dell’Asl2 Marco Damonte Prioli che da domani sarà ufficialmente il nuovo dg del Policlinico San Martino di Genova. In arrivo dal primo marzo il commissario straordinario Michele Orlando, attuale direttore sanitario di Alisa.

Damonte Prioli si è congedato quest’oggi nella sede di Piazza Pertini a Savona alla presenza del direttore amministrativo Maria Beatrice Boccia, il direttore socio sanitario Monica Cirone e il direttore sanitario Luca Garra.

“L’impegno è stato massimo da parte di tutti, viviamo in un settore dove ci sono complicazioni, ci sono stati imprevisti in questi due anni e facendo la sintesi, un po’ di cose sono state fatte, forse si poteva fare meglio, forse peggio, ma si è iniziato un percorso. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno collaborato per far sì che l’Asl2 diventi un’azienda che dà delle risposte” ha detto l’ormai ex dg Asl2 che si era insediato il primo gennaio 2021 nel pieno del periodo Covid con l’avvio della campagna vaccinale.

“È stata la più grossa campagna vaccinale dell’ultimo secolo e in Asl2 l’abbiamo affrontata con un piglio deciso. Nel 2021 infatti sono stati somministrati 60mila vaccini per l’83% della popolazione e dai 60 anni in su per l’80% della popolazione - ha spiegato - Si è organizzato il primo hub vaccinale di tutta la Liguria, il Terminal Crociere ed è stata un’intuizione che ha funzionato e abbiamo replicato in tutta la provincia aggiungendo la collaborazione dei medici e delle farmacie”.

Damonte Prioli ha ricordato la riorganizzazione della rete territoriale, la radiologia domiciliare e l’ospedale di comunità con particolare attenzione al nosocomio di Cairo Montenotte.

“Cairo rappresenta un punto di riferimento per poter dare una risposta agli abitanti di quella zona. Mi spiace aver sentito più volte che l’ospedale è chiuso, non lo è mai stato. Abbiamo riaperto il punto di primo intervento, da lì è stato un crescendo di attività” ha continuato ricordando il progetto dell’automedica India che darà una risposta a parte delle emergenze partendo dalla Val Bormida ed allargandosi a tutta la provincia.

L’incendio avvenuto il 4 settembre del 2022 al terzo piano del Padiglione Chirurgico che accoglieva le degenze della struttura complessa Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, ha dovuto per forza di cose rivedere tutta l’organizzazione del nosocomio pietrese.

“Ha rallentato il piano per riuscire a ristrutturare l’ospedale Santa Corona, è stato un evento drammatico e ha stoppato l’attività del padiglione. Grazie all’intervento di tutti gli operatori di Asl l’incendio è stato affrontato con la giusta organizzazione, ma ha caratterizzato una rimodulazione complessiva e ha comportato la revisione di tutti gli investimenti” spiega il direttore generale uscente. Per la prevenzione incendi comunque sono stati stanziati 3.5 milioni di euro e sono stati confermati da Inail 145 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale (LEGGI QUI).

Proprio a causa del rogo nel reparto, la riapertura del Punto Nascite chiuso da ormai due anni e mezzo è nuovamente slittata.

“C’è in questo momento una carenza di spazi ma vogliamo rendere operativo il prima possibile il padiglione chirurgico e completare gli organici di ginecologi ed ostetriche. L’obiettivo è che si crei una rete con l’università che si radichi sul territorio, dando così disponibilità delle professionalità. Il lavoro si sta portando avanti e lascerò le consegne al commissario per continuare questo lavoro” puntualizza.

Permangono le criticità legate al personale, infatti su alcune specialità dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 è stata appurata la carenza di 50 medici.

“Dopo la pandemia per fortuna c’è stata una presa di coscienza e sono stati triplicati i posti di specialità e nel giro di tre-quattro anni si potrà tirare il fiato su alcuni settori. Rimangono criticità sulla medicina d’emergenza, su 800 posti ne sono rimasti coperti 400. È un problema a livello nazionale, ne ho parlato con il Ministro Schillaci e c’è l’idea di rendere attrattiva quella specialità”.

Prosegue la collaborazione con l’Asl1 infermieri sia per un concorso per reperire infermieri che per far sì che le strutture integrino in modo efficace i diversi professionisti.

“Non si parla di accorpamento ma di un’integrazione di forze tra le due aziende per dare risposte sull’area del ponente” puntualizza.

Permangono criticità sulle gestioni delle guardie mediche (mancano 34 medici nel savonese LEGGI QUI) e delle liste d’attesa.

“È una carenza a livello nazionale ma voglio sottolineare che l’assistenza non è mai mancata, siamo stati attenti ad accorpare i poli, assicurando comunque l’assistenza ai cittadini e stiamo continuando con le procedure di reclutamento - puntualizza - Sulle liste d’attesa è un problema che stiamo affrontando ma abbiamo grandi difficoltà. Ci sono grosse carenze di professionisti e c’è una scarsa presenza del privato accreditato sul territorio. L’Asl2 non riesce a trovare l’opportunità per rivolgersi ad un’ulteriore possibilità di avere prestazioni”.