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Attualità | 24 febbraio 2023, 16:21

Violenza al liceo di Firenze, Anpi Ceriale: “Solidarietà alla preside, parole del ministro vergognose”

“Insulto alla nostra Costituzione e ai suoi principi”

Violenza al liceo di Firenze, Anpi Ceriale: “Solidarietà alla preside, parole del ministro vergognose”

Gent.ma dottoressa Savino, la sezione Anpi ‘Felice Cascione’ di Ceriale intende manifestarle la propria solidarietà e il proprio sostegno, in merito alla situazione che si è venuta a creare in seguito alla pubblicazione della sua circolare, in riferimento agli incresciosi fatti avvenuti pochi giorni fa davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze”.

È l’incipit del messaggio che Dino Morando, in qualità di presidente dell’Anpi di Ceriale ha inviato alla preside  del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze, finita al centro delle polemiche per la lettera aperta indirizzata a studenti, genitori, personale Ata e docenti della scuola, in merito a quanto avvenuto sabato 18 febbraio davanti a un'altra scuola fiorentina, il liceo classico Michelangiolo, dove due studenti di un collettivo di sinistra sono stati aggrediti da sei appartenenti a un’organizzazione di destra. Successivamente, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha definito la sua lettera agli studenti "un atto di propaganda".

Le parole che il Ministro Valditara le ha rivolto sono vergognose ed inqualificabili, un insulto alla nostra Costituzione e ai suoi principi e hanno destato in noi una seria preoccupazione per il futuro – proseguono dall’Anpi Ceriale -, oltre che per il presente, con la seria minaccia di una limitazione della libertà e il pericolo nel continuare a sminuire atti di stampo chiaramente fascista”.

Rinnovandole la nostra vicinanza, la ringraziamo a nome di tutti coloro che hanno combattuto e dato la vita per la libertà del nostro Paese”, concludono nella lettera inviata alla Savino.

Nella lettera Savino ha scritto: "Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. 'Odio gli indifferenti' diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee. Siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza".

"Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura - conclude la lettera della dirigente scolastica -. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così".

Siamo veramente indignati - spiega Morando -. Abbiamo voluto manifestare la nostra solidarietà alla preside di Firenze e ci preme dire che siamo completamente d’accordo su quanto da lei espresso nella lettera che ha scritto agli studenti. Ci teniamo a dire, ancora una volta, che siamo sempre dalla parte della Costituzione, contro le armi, contro gli armamenti, siamo sempre e solo per la pace”.

Maria Gramaglia

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