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Attualità | 23 febbraio 2023, 16:10

Pedonalizzazioni Savona, si incontrano i commercianti delle vie interessate: preoccupazione per il calo degli incassi e la sicurezza

Circa una cinquantina i presenti. Scaramuzza (Lega): "L'amministrazione dice che sono tutti contenti, o noi parliamo con dei commercianti diversi oppure qualcuno mente"

Pedonalizzazioni Savona, si incontrano i commercianti delle vie interessate: preoccupazione per il calo degli incassi e la sicurezza

Diminuzione degli incassi legati al poco passaggio dei cittadini e la sicurezza.

Queste alcune delle criticità sollevate ieri sera in un incontro che si è svolto in Piazza Chabrol a Savona tra una cinquantina di esercenti di Corso Italia, via Mistrangelo, via Manzoni e via Ratti. Le aree chiuse al traffico che tanto stanno facendo discutere nell'ultimo mese.

E' stato disposto inoltre che saranno quattro i rappresentanti delle aree che nella prossima commissione consiliare chiederanno di poter intervenire. All'incontro hanno preso parte anche i consiglieri del M5S Manuel Meles e Federico Mij e il segretario della Lega Savona Giorgio Calabria. "Sono stati analizzati i problemi, dalla netta discesa delle entrate al problema dell'inquinamento su via Boselli visto che il traffico si sta concentrando in quella zona - ha spiegato Calabria - L'incontro è una prova che la città si muove e che non gradisce questa situazione".

Nel frattempo il gruppo del Carroccio di Savona come già avvenuto lo scorso 12 febbraio organizzerà per il prossimo sabato 25 febbraio una raccolta firme in via Manzoni.

"Noi i commercianti li stiamo continuando a sentire e continuano ad essere contrari alla pedonalizzazione. La cosa assurda è che l'amministrazione dice che sono tutti contenti, o noi parliamo con dei commercianti diversi oppure qualcuno mente" il commento del consigliere della Lega Maurizio Scaramuzza.

Scaramuzza ha inoltre criticato le parole della presidente di Ascom Confcommercio Savona Laura Chiara Filippi (leggi QUI): "Volevo ricordarle che lei deve essere super partes e più volte, anche nella passata amministrazione, non lo ha mai dimostrato. Invece di appoggiare il cambiamento come dice lei, bisogna discutere e parlare con i commercianti. Ne abbiamo incontrati decine e decine, sono tutti arrabbiati, preoccupati del loro cassetto, ma mi sembra che Ascom Confcommercio non lo faccia. Io ho mandato la disdetta dopo 25 anni perché non prende le difese dei commercianti ma solo i suoi interessi".

Luciano Parodi

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