Attualità - 23 febbraio 2023, 15:30

Ospedale di Albenga, il sindaco Tomatis incontra il primario di Medicina: “Chiedo certezze sulla riattivazione dei posti letto soppressi”

“Troppo spesso ciò che è ‘provvisorio’ poi diventa definitivo, la popolazione è prevalentemente anziana, i posti letto di Medicina sono probabilmente i più importanti”

Ad Albenga, continua a destare preoccupazione la parziale soppressione da parte di Asl2 di alcuni posti letto al reparto di Medicina interna dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia. Il sindaco Riccardo Tomatis, in merito, chiede certezze riguardo la loro riattivazione. Questo il fulcro dell’incontro tenutosi questa mattina in Comune ad Albenga tra il primo cittadino e il dottor Riccardo Goretti, primario di Medicina interna degli ospedali di Pietra Ligure e di Albenga.

Troppo spesso ciò che è ‘provvisorio’ poi diventa definitivo – esordisce il primo cittadino ingauno Tomatis -. Questo non può accadere per il reparto di medicina interna dell’Ospedale di Albenga. La popolazione del nostro territorio è prevalentemente anziana, per questo i posti letto di Medicina interna sono probabilmente i più importanti per rispondere alle esigenze dei pazienti”.

Inoltre – prosegue -, occorre considerare che la maggior parte (circa il 70%) dei pazienti che arrivano al Pronto Soccorso del DEA di II livello vanno, poi, ad occupare letti del reparto di Medicina interna, quindi ridurre questi posti letto significa costringere i pazienti a soggiornare più tempo al Pronto Soccorso, spesso in condizioni disagiate, rimanendo in barella e senza poter avere l’adeguata assistenza. Ogni reparto chiuso compromette la tutela del diritto alla salute dei cittadini”, conclude il sindaco di Albenga.

Nella giornata di ieri, 22 febbraio, Asl2 aveva fatto sapere che i 10 posti letto disattivati “saranno riattivati già dal mese di marzo grazie alle azioni messe in campo dal dipartimento e dall'azienda per ovviare alla carenza di dirigenti medici. Questa riorganizzazione porterà anche la riapertura dei letti di cure intermedie come in epoca pre-Covid”.

Redazione