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Attualità | 20 febbraio 2023, 12:35

Loano, consegnata a Tommaso Perrone la gavetta del padre soldato disperso in Russia: “La sensazione è quella di averlo vicino” (FOTO e VIDEO)

A recuperare il cimelio è stato il biellese italo-russo Dimitri Ozino, grande appassionato di storia

Loano, consegnata a Tommaso Perrone la gavetta del padre soldato disperso in Russia: “La sensazione è quella di averlo vicino” (FOTO e VIDEO)

Divisi da due guerre e una pandemia, oggi 20 febbraio padre e figlio hanno potuto finalmente trovare un punto di contatto.

Difficile descrivere l'emozione di Tommaso Perrone quando ha potuto prendere il mano la gavetta appartenuta a papà Angelo, soldato italiano dato per disperso nella campagna di Russia che non ha praticamente mai conosciuto perchè partito per il fronte quando aveva appena un anno. E a fargli provare questo sentimento indescrivibile è stato questa mattina il biellese italo-russo Dimitri Ozino. Ozino ha raggiunto a Loano il figlio e gli ha consegnato il cimelio.

Grande appassionato di storia, Ozino più volte si è recato lungo il fiume Don, nei pressi di Deresowka, dove ha provato oggetti appartenenti a soldati, piastrine in particolare, che lì hanno perso la vita. Con lui altre persone che come lui amano la storia, il passato. Tra loro Dimitri Grirogev, che nel 2020 ha trovato una gavetta con inciso il nome di Angelo, e assieme a Ozino ha iniziato la ricerca dei discendenti di questo soldato che ha permesso di rintracciare il figlio Tommaso ormai 82enne. E ieri, dopo un anno di Covid e la guerra in Ucraina, Dimitri Ozino ha consegnato al figlio il ricordo del padre.

La gavetta è stata trovata dal mio amico 2 anni fa – racconta Dimitri Ozino – ma per varie note vicissitudini non siamo riusciti a riconsegnarla al figlio. Un mese fa Dimitri Grirogev è tornato in Germania l'ho raggiunto, ho preso la gavetta e oggi il figlio finalmente l'ha tra le sue mani”.

"L'emozione provata nel momento della notizia del ritrovamento della gavetta appartenuta a mio papà e che provo ora stringendola tra le mani è qualcosa di assolutamente indescrivibile: la sensazione è quella di aver vicino il mio papà - racconta commosso Tommaso Perrone -. Lo straordinario avvenimento si è verificato per l'interessamento di persone altruiste e sensibili, che ringrazio infinitamente.

In primis il qui presente Dimitri Ozino, il quale, informato del ritrovamento da un suo amico presente in territorio russo, ha immediatamente contattato Renza Martini, amministratrice del gruppo “Armir, sulle tracce di un esercito smarrito - di Pino Scaccia”, la quale si è subito attivata per potermi contattare, riuscendovi in men che non si dica".

"Rivolgo un particolare ringraziamento alla stessa, conosciuta quale persona sensibile, attenta ai bisogni altrui, cortese, premurosa, infaticabile, disponibile per ogni esigenza -. Di quanto sopra se ne ricava anche testimonianza nei contenuti postasti su Facebook nel gruppo Armir con numerosi attestati di stima, plauso e ringraziamento per l'interessamento prestato per la soluzione di problemi inerenti militari disperso e/o deceduti in guerra".

"Un grazie anche a Lorenzo Bensi, Giovanni Battista Cepollina e Gabriele Grassi per il loro prezioso contributo. Desidero ringraziare anche coloro i quali, personalmente o a mezzo social network, mi hanno testimoniato la loro vicinanza e partecipazione. Infine, un grazie di cuore all'amministrazione comunale, nella personal dello stimatissimo sindaco Luca Lettieri per la disponibilità e l'accoglienza riservataci. Grazie davvero a tutti", conclude Tommaso Perrone.

 

Stefania Zorio - NewsBiella

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