Questa settimana, per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ, tappa in Piazza De André ad Albenga per festeggiare il compleanno del poeta e cantautore genovese Faber. Una “cantata” libera proprio nella “sua” piazza davanti al mare organizzata dai Fieui di caruggi, con il patrocinio del Comune di Albenga e con la collaborazione di tanti musicisti, amici, cantanti e la voce del pubblico numerosissimo, attento e partecipe.
In realtà, quella di oggi può essere considerata una tappa “diffusa” e senza confini, visto che la ricorrenza del compleanno di Fabrizio De André, il 18 febbraio, viene festeggiata in tante piazze italiane, da tutte quelle persone che hanno nel cuore uno degli artisti più amati, un vero e indimenticabile poeta del Novecento.
Avrebbe compiuto 83 anni oggi, ma un brutto male se l’è portato via prematuramente nel 1999. Lo ricordo quel momento come un lutto nazionale che condivisi con mio papà, ignara che di lì a poco sarebbe stato anch’egli rubato alla vita. E così, ogni volta che ascolto una canzone di Faber penso a mio papà, ma il tempo alleggerisce le zavorre e ora riaffiorano solo i momenti più positivi vissuti con lui. Perché la musica, quella bella, ha il potere di fissare nella memoria le emozioni. È capace di farti ridere, di farti riflettere, di farti sognare, di farti piangere. E Fabrizio De André è tra i protagonisti delle mie scelte poetiche e musicali.
Pilastro della musica italiana, un genio che ha passato la vita a raccontare le anomalie del mondo, tra inutili eroi e antieroi dannati. Anomalie della società e dell’etica, ma viste da un’angolazione insolita, differente: erano le persone “normali”, quelle “perbene” le vere anomalie. Rimarrà indimenticabile per chi c’era e per tutte le generazioni che verranno, per i suoi versi dal forte impegno sociale e politico.
Nato nel 1940 nel quartiere genovese di Pegli, Fabrizio fu da sempre lo spirito libero che diede vita all’artista De Andrè. Condusse una giovinezza tormentata, talvolta in contrasto con la famiglia, e frequentò l’università, ma senza conseguire la laurea, per inseguire la carriera di musicista e cantautore. Molto amico di Paolo Villaggio, colui che gli attribuì il soprannome “Faber”, bazzicava con artisti della scuola genovese, fra cui Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi.
Fu con “La canzone di Marinella”, incisa nel 1964 e cantata per la prima volta in tv da Mina nel 1967, che De André si fece conoscere al pubblico. Negli anni ’70 incontrò la cantante Dori Ghezzi, oggi anche cittadina onoraria di Albenga e “padrona di casa” nell’ambito della rassegna musicale “Ottobre De Andrè” che si tiene ogni anno nella Città delle Torri, diventata successivamente la sua seconda moglie. Con lei condivise la terribile esperienza del sequestro in Sardegna, che durò 4 mesi e si concluse grazie al pagamento di un riscatto da parte del padre di Fabrizio.
Dopo la liberazione, la sua produzione artistica proseguì. Indimenticabile l’album interamente in dialetto genovese “Creuza de ma”, rimasto celebre per la scelta linguistica, oltre che per i temi affrontati.
Questa mattina, oltre al sindaco Riccardo Tomatis, che ha aperto la "cantata di gurppo", l’assessore Mauro Vannucci e il consigliere Giorgio Cangiano, erano in tanti in piazza De André, di fronte al mare ad Albenga, a cantare per celebrarlo e ricordarlo. Non uno spettacolo, ma un’improvvisazione saltando da La canzone di Marinella a Bocca di Rosa, da Creuza de ma a Il pescatore, con la graditissima collaborazione di Carlo Denei, Davide Geddo, Roberta Monterosso, Enrico Lisei, Gigi Flamia, Cesare Arena, Luciano Pollero,Stefano Ancona, Giampaolo Cenisio (Vico), Mario Rossello, Carmine Pollio, Simone Matera, gli allievi di Vox art, Quelli del mercoledì di Silvana Ansaldo, Giorgia Colombo (Joyel) e Lorenzo Ravera della scuola ParoleSuoni, Simone Borasi, Pippo La Torre, Guido e Gil del ClanDestino, Paola Moreno & friends, allievi del Liceo Musicale Giordano Bruno e altri che si sono uniti. Tutti uniti dalle note e dai versi delle sue meravigliose poesie in musica che ci ha lasciato per dire in coro: Buon compleanno Faber!
#ILBELLOCISALVERÀ