L’accantonamento del "Superbonus 110" o comunque il suo drastico ridimensionamento previsto dal Governo Meloni potrebbe avere effetti drammatici per l’edilizia ligure. E' questo l'allarme che arriva dai sindacati Fillea Cgil e Filca Cisl
Blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura "metteranno a rischio la tenuta di migliaia di imprese e a cascata decine di migliaia di posti di lavoro" arrestando "la spinta ad efficientare il patrimonio edilizio dal punto di vista energetico e anche dal rischio sismico".
Lo affermano in particolare i vertici regionali e della nostra provincia di Fillea Cgil attraverso le parole dei rispettivi segretari, Federico Pezzoli e Michele Bello: "Dopo lunghi anni drammatici di crisi - spiegano - l'edilizia e più in generale il settore delle costruzioni stava vivendo una fase di grande espansione contribuendo alla creazione del PIL e trascinando gli altri settori economici".
Una tesi confortata dai colleghi del sindacato confederale di Filca Cisl Liguria, secondo la cui analisi effettuata sull’elaborazione dei dati delle Casse Edili delle quattro province liguri, nella nostra regione sarebbero a rischio oltre 5.500 posti di lavoro, 800 imprese, quasi 8 milioni di ore lavorate e 82 milioni di euro di massa salari.
"Da quando, nel 2020, è stato attivato il superbonus la crescita del settore anche nella nostra regione è stata evidente - spiega Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl Liguria - a tal punto da essere tornati ai livelli del 2008-09, prima della crisi economica globale. Adesso ci troviamo a fronteggiare una situazione dai contorni assolutamente preoccupanti. L’insistenza con la quale si mette quotidianamente in forse la sopravvivenza dell’incentivo è motivo di grandissima preoccupazione".
Ora invece, secondo il sindacato, si è applicata "una manovra classista, perché bloccherà la rigenerazione urbana delle nostre periferie relegando opzione bonus ad uso esclusivo di chi potrà permetterselo" dicono da Fillea.
"A questo scenario - proseguono - si affianca l'idea del Governo di un nuovo codice degli appalti che punta alla deregulation sulle materie di tutela del lavoro e della sicurezza, subappalto a cascata e meno controlli. Il tutto alla vigilia di grandi cantieri e con il tema infortuni sul lavoro che è ormai diventata un'emergenza nazionale".
"Non accetteremo questo scempio in silenzio, anche la Fillea Cgil Liguria è pronta a mettere in campo tutte le iniziative di lotta che riterremo necessarie" chiosano Pezzoli e Bello.
"Adesso auspichiamo che ci possano essere notizie positive per i lavoratori per evitare che la perdurante fase di incertezza induca proprietari e aziende edili a scelte potenzialmente drammatiche. Si tratta, solo nella nostra regione, di oltre 5.500 edili a rischio: sarà fondamentale, in caso di mancate risposte, agire per garantire a questi lavoratori una possibile ricollocazione non solo nelle grandi infrastrutture che stanno partendo in Liguria ma anche nell’edilizia sanitaria, scolastica e in tutte quelle opere di rigenerazione urbana che sono in procinto di essere avviate senza dimenticare gli interventi nel PNRR" conclude infine Tafaria.