È stata un grande successo la cena che si è svolta ieri sera all’Osteria del Tempo Stretto accompagnata da un interessante e divertente storytelling del giornalista Claudio Porchia, che ha accompagnato i partecipanti alla scoperta della storia e delle tradizioni di un pesce il Merluzzo, che nelle due varianti, Stoccafisso e Baccalà, fa parte da sempre della tradizione di molte cucine regionali italiane.
Difficile stabilire una data d’inizio del suo utilizzo nel nostro paese o individuare chi per primo lo ha importato. Una delle tesi più accreditate sostiene che il merito della sua introduzione deve assegnato al capitano veneziano Pietro Querini, dopo un terribile naufragio su un'isoletta delle Lofoten. Comunque siano andate le cose, il merluzzo nelle sue versioni, secco o salato, ha un posto di primo piano non solo nella nostra cucina tradizionale regionale, ma anche in quella moderna e contemporanea, continuando a ispirare la creatività degli chef, stellati e non.
La cena è iniziata con un gradevole e stuzzicante cocktail, preparato come tradizione dell’osteria dalla barlady Ottavia Castellaro con le erbe aromatiche di Aroma Domus di Albenga. In questo caso una interessante preparazione con rosmarino, menta, zenzero e limone dal nome “Rugiada di Mare”.
La cucina di questa osteria è da sempre conosciuta per la sua grande qualità e per la garanzia di genuinità e leggerezza delle preparazioni. Non ha fatto eccezione il menù dedicato allo Stoccafisso, che ha proposto un perfetto e delicato equilibrio delle portate per arrivare al “piatto forte” la Buridda, quando lo stoccafisso è libero di sprigionare tutta la sua potenza di gusto e sapore.
In apertura le deliziose frittelle di baccalà, dove la maggiorana si è presa il compito di limarne le spigolature del gusto;
poi il classico “branda” dove la patata addomesticava il sapore dello stoccafisso, quasi nascosto, che veniva ripreso e rilanciato dalla presenza dei peperoni con le acciughe.
Nei Maltagliati alla Borragine, la mano della chef è perfetta, riuscendo a tenere in delicato equilibrio lo stoccafisso fra olive taggiasche e pinoli.
La Buridda è un classico del locale, si trova in carta abbastanza di frequente ed è sempre eccezionale. La “maniera” della chef prevede patate e olive come nella classica versione genovese, ma una mano più leggera nel soffritto inziale e l’utilizzo del meno aggressivo aglio di Vessalico.
E per finire una crostata alla marmellata di Tarocco del giardino dell’osteria.
In sala Miranda, sommelier discreta e competente, ha proposto abbinamenti di vini perfetti, anche perché lo stoccafisso è in ottima sintonia con il buon vino.
Chi ha perso l’occasione di provare le ricette a base di Stoccafisso e Baccalà ha una seconda ghiotta opportunità per tutto il week end.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni chiamare il numero 392-6221924. L’Osteria del Tempo Stretto si trova ad Albenga in Reg. Rollo, 39.