“Inizia la campagna elettorale e l’assessore ai lavori pubblici Giordano, nonché vicesindaco, si accorge che a Ceriale c’è il mare e la spiaggia e al riguardo presenta un piano di lavori sugli arenili di 26 milioni che per ora non godono di alcun finanziamento, interventi che avrebbero dovuto essere stati almeno in parte già realizzati. Perché l’assessore Giordano non ci ha pensato prima?”. Con questo quesito i consiglieri di minoranza di Ceriale esordiscono in una nota stampa diffusa nel pomeriggio odierno (15 febbraio).
“In questi cinque anni di mandato questa amministrazione comunale ha completamente ignorato le problematiche relative alle spiagge, dimostrando una totale incapacità di programmazione, per intercettare i cospicui fondi messi a disposizione tramite la Regione ai Comuni, senza oneri per gli stessi, al contrario di come hanno agito gli altri paesi rivieraschi della provincia di Savona ed in particolare, quelli vicini (Pietra Ligure, Loano, Borghetto S.S., Albenga, Alassio, Laigueglia), che hanno ottenuto finanziamenti per decine di milioni per opere che in parte hanno già concluso e altre che stanno realizzando per la difesa degli arenili dalle mareggiate e per il miglioramento dei litorali”.
“Progettualità quella approvata dalla Giunta che ha solo il sapore di essere la solita propaganda elettorale – proseguono -. A Ceriale invece rimane la triste vicenda dei marciapiedi in via romana ormai fermi con le quattro frecce da anni, alla spesa dei lavori affidati per un importo di euro 309.562,92, si deve aggiungere una variante supplettiva in corso d’opera di euro 122.586,65, per maggiori opere di contenimento del terreno soprastante che dovevano essere previste già in origine, in quanto fenomeni di smottamento si erano già verificati nel recente passato e che l’assessore ai lavori pubblici doveva prevedere nel progetto iniziale, portando così l’ammontare complessivo dell’opera ad euro 432.149,57”.
“La vicenda in questi giorni vive un ulteriore epilogo – spiegano -, a seguito del procedimento giudiziario intrapreso dalla ditta BUA srl appaltatrice delle opere, il Comune ha proceduto, dopo aver già liquidato euro 290.000,00, per i lavori eseguiti, a risolvere il contratto con la citata ditta, riconoscendole un indennizzo di 15.000,00 e contestualmente è stato incaricato un nuovo professionista il geom. Signorastri, per la redazione di un nuovo progetto e la direzione lavori per un importo di euro 14.091,00, tenuto conto che il progetto originario era già stato a suo tempo affidato all’arch. Allegro per un importo di 15.000,00 euro. Vanno considerate inoltre le spese peritali e legali sostenute dal Comune nel procedimento giudiziario pari ad euro 13.500,00”.
“In definitiva i maggiori costi sinora sostenuti per opere non ancora realizzate ammontano a euro 42.500,00, individuati come segue: euro 15.000,00, indennizzo per risoluzione contratto: euro 14.000,00, nuovo incarico tecnico progettista: euro 13.500,00, spese di procedimento giudiziario.
Bisogna precisare inoltre che per terminare l’intervento dovrà essere svolta una nuova procedura di appalto che richiederà tempo e un maggior impegno economico di quanto previsto in origine, pertanto il vicesindaco Giordano che sbandiera e ha sbandierato la possibilità di concludere a breve l’intervento, senza mai indicare gli aspetti economici connessi, dimostra di non conoscere le procedure e raccontare una realtà fantasiosa ai cittadini”, concludono i consiglieri di minoranza del Comune di Ceriale.