Attualità - 13 febbraio 2023, 12:23

Alassio, Alber Baca diventa ufficialmente cittadino italiano: "Ora finalmente posso sventolare il tricolore"

Il ragazzo di origine albanese si era preso cura degli ospiti del Bel Sit in quarantena nell'hotel all'esordio della pandemia: "Nel cuore e nell’anima mi sento italiano"

Alber Baca (a destra) insieme al vicesindaco di Alassio Angelo Galtieri

"Sono nato in Albania, ma nel cuore e nell’anima mi sento italiano. Oggi, finalmente, si è avverato un sogno che inseguivo da anni: ho ottenuto la cittadinanza italiana".

E' stato più tenace anche della pantagruelica burocrazia nostrana e ora Alber Baca, l'alassino conosciuto da tutti come Albi Albino salito agli onori della cronaca nel febbraio di tre anni fa per essersi preso cura degli ospiti, per lo più anziani, dell'hotel "Bel Sit" di Alassio durante la quarantena per Covid, ha raggiunto il suo traguardo. Nel municipio della Città del Muretto ha infatti ricevuto dalle mani del vicesindaco Angelo Galtieri la cittadinanza italiano.

Un traguardo che Alber assicura di aver raggiunto non solo pieno di speranze ed entusiasmo ma anche con "qualche delusione visto che alcuni politici, durante il periodo del Covid quando lavoravo al Bel Sit, avevano promesso di aiutarmi. E quando ho deciso di lottare per quello che ho sempre considerato un diritto di un ragazzo che ama profondamente questo Paese che è l’Italia sembrava che la burocrazia volesse mettere ancora una volta i bastoni tra le ruote".

L'ha desiderata, e l'ha davvero meritata. Albi Albino, albanese, milite della Croce Bianca, ha fatto del sostegno alle persone in difficoltà uno stile di vita e la comunità alassina ha così imparato a conoscerlo e ad amarlo. Stamani, dopo lunga attesa, è arrivata la conferma.

"Siamo stati avvisati alle 9 di questa mattina - commenta infatti il vicesindaco Angelo Galtieri che ha presieduto la cerimonia - il sindaco non era ad Alassio, perché in riunione a Borghetto per l'Ato idrico, ma insieme abbiamo ritenuto che Albi Albino avesse atteso fin troppo questo momento e così lo abbiamo chiamato per svolgere le pratiche di rito".

"Sono davvero felice di poter annoverare tra i cittadini italiani Albi Albino - il primo commento di Marco Melgrati, sindaco di Alassio - pochi come lui hanno meritato questo riconoscimento, forse troppo a lungo atteso. Proprio per il suo valore, per come si è prodigato per il prossimo in un momento di imprevista e imprevedibile difficoltà, nell'attesa della Cittadinanza Italiana, gli abbiamo conferito l'Alassino d'Oro".

Il suo prodigarsi con premura e senso di solidarietà – si legge nella delibera approvata in quell'occasione dal comune di Alassio – ha alleviato la delicata situazione degli ospiti in quarantena all’interno della struttura. Con il suo impegno e la sua simpatia rappresenta e simboleggia tutti gli operatori turistici alassini che hanno difeso il nome di Alassio come meta turistica non solo bella e piacevole ma anche accogliente e affidabile”.

In un contesto tanto negativo, come quello del cluster alassino della primavera scorsa – le parole del primo cittadino – i suoi collegamenti, la sua presenza, il suo spirito di iniziativa ha dato speranza e forza agli ospiti in quarantena diventando simbolo positivo di una città che non voleva mollare, ma che anzi sapeva e sa reagire a qualsiasi prova”.

Ora finalmente, Albi ha realizzato il suo sogno: "Quasi come se fosse stato un miracolo, la cittadinanza italiana è arrivata in un giorno di febbraio, lo stesso mese di tre anni fa quando con lo stesso orgoglio e la stessa motivazione mi ero prodigato ad aiutare anziani impauriti che un male ignoto, il Covid appunto, aveva costretto a trascorrere uno dei periodi più bui della storia italiana: rinchiusi nelle stanze dell’albergo dove avevano deciso, solo qualche giorno prima, di soggiornare per godersi la bellezza di Alassio dove abito e vivo con la mia famiglia".

"Grazie Italia, grazie italiani. Ora finalmente posso sventolare il tricolore".

Redazione