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Politica | 09 febbraio 2023, 08:21

Sanità territoriale, Unione Popolare Genova: “La sanità non è merce, serve una svolta reale”

“La situazione disastrosa della sanità ligure certifica in maniera evidente che qualsiasi sistema di gestione pubblico-privato spinge inevitabilmente alla disintegrazione del primo, mentre costruisce profitti milionari per i privati”

Sanità territoriale, Unione Popolare Genova: “La sanità non è merce, serve una svolta reale”

“La situazione dei tempi di attesa nelle prestazioni sanitarie in Liguria è drammatica ed è di piena responsabilità della giunta regionale, il cui modello “lombardo”, che il presidente Toti persegue da una legislatura e mezza, è semplicemente fallito”. Così in una nota i vertici di Unione Popolare Genova.

“La situazione disastrosa della sanità ligure certifica in maniera evidente che qualsiasi sistema di gestione pubblico-privato spinge inevitabilmente alla disintegrazione del primo, mentre costruisce profitti milionari per i privati. Privati che vivono grazie alle convenzioni pubbliche e che speculano sulla malattia.

Da questo disastro si esce solo con una programmazione e un indirizzo politico sanitario che rimetta al centro il servizio sanitario pubblico, universale e gratuito, e che promuova la prevenzione come obiettivo primario – proseguono -. Questo può essere raggiunto solo con l’assunzione del personale necessario, l’adeguamento strutturale e l’aggiornamento delle attrezzature diagnostiche. Gli ambulatori devono funzionare a pieno regime e non essere lasciate a disposizione di personale pubblico che esercita la libera professione causando l’allungamento delle liste di attesa”.

“La proposta del centrosinistra di applicare la normativa che consente ai pazienti in lista d’attesa di utilizzare l’intramoenia al costo del ticket è insufficiente e fuorviante e denota la subalternità ideologica all’idea che il regime misto pubblico-privato non debba essere messo in discussione.

L’intramoenia va abolita, il personale va implementato urgentemente in numero sufficiente a rispondere alle esigenze e al diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto e certamente va pagato meglio, consentendo una scelta consapevole di operare nel solo settore pubblico. Il progetto di sanità pubblica efficiente ed efficace è una priorità che né il centrodestra né il centrosinistra sono in grado di adottare essendo simili le loro politiche liberiste, speculari e piegate a processi di privatizzazione.

Al contrario, occorre una svolta reale, che cancelli l’idea assurda che la salute sia una merce e si debba gestire come un’azienda, occorrono investimenti straordinari per una medicina di base con adeguate strutture pubbliche con piante organiche stabili, motivate e finalmente riconosciute come centrali nel servizio pubblico”, concludono da Unione Popolare Genova.

Redazione

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