"La sanità in generale, con particolare riferimento all'Ospedale San Paolo di Savona, è stata al centro dell'audizione, nella Commissione consiliare competente, del Direttore generale uscente della ASL 2, dott. Marco Damonte Prioli, di fresca nomina a direttore del policlinico San Martino di Genova. Purtroppo, al di là della disponibilità dell'interessato, si è per noi confermata la fumosità della Regione nel campo della sanità".
A dirlo i consiglieri di Sinistra per Savona Marco Ravera e Luigi Lanza dopo la terza commissione di lunedì scorso nella quale anche il sindaco Marco Russo ha tirato le orecchie alla Regione in merito al piano socio sanitario regionale.
"A distanza di anni, le parole d'ordine continuano ad essere 'faremo', 'apriremo', 'abbiamo programmato', ma i problemi, come abbiamo più volte sottolineato, rimangono sul tavolo: dalle insostenibili liste di attesa, per operazioni o esami diagnostici, al rischio depotenziamento del nosocomio savonese. Problemi che questo cambio al vertice rischiano di accentuare - proseguono Ravera e Lanza - A questo si aggiungono le dichiarazioni del Presidente della Regione Giovanni Toti, che ha sempre declinato ogni invito a relazionarsi col Consiglio comunale, che ci paiono in contrasto con la realtà e il Piano sanitario regionale ad oggi quasi segreto, non condiviso con i territori, con i sindaci, con i sindacati, con le associazioni di volontariato. Ad oggi, infatti, trapelano solo generiche rassicurazioni sul funzionamento dell'angiografo salvavita h24 (eterna promessa), sulla parto anagelsia (la cui assenza porta molte donne a partorire fuori città) e sul punto nascite".
"Anche il tema della fusione con ASL 1 imperiese, opportunamente negato, viene indirettamente confermato dalla notizia della probabile nomina a commissario dell'ex direttore sanitario della stessa ASl1 dottor Michele Orlando - proseguono i consiglieri di Sinistra per Savona - Le risposte e le 'promesse' ricevute in quest'ultimo anno, tuttavia, non ci convincono, per questo continueremo a vigilare e a lottare per la sanità nel nostro territorio e per la difesa del nostro ospedale".