Salgono a 10 i cinghiali positivi alla peste suina a Sassello. Nel nuovo aggiornamento dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale è stato segnalato un nuovo caso di positività nel comune della Valle dell'Erro.
Ad oggi così stati scoperti 11 ungulati infetti nel savonese (compreso quello a Mioglia).
I positivi sono ora 309, otto in più rispetto all’aggiornamento precedente: in Piemonte salgono a 209 le positività totali, in Liguria crescono a 100.
Sette nuovi casi sono stati osservati in Piemonte, tutti nella provincia di Alessandria: uno a Carpeneto (sesto da quando è iniziata l’emergenza), uno a Grognardo (quinto), uno a Grondona (ottavo), quattro a Ponzone (ventitreesimo).
Nel frattempo nel savonese la zona rossa è stata allargata al comune di Giusvalla e una parte del comune di Dego.
L’Assemblea legislativa della Liguria nei giorni scorsi ha approvato l’ordine del giorno della Lega che impegna la giunta a chiedere con forza al Commissario straordinario per la Peste suina africana e al Governo di rivedere l’ordinanza del giugno 2022 con lo scopo di prevedere misure più efficaci per risolvere il problema della sovrappopolazione dei cinghiali in Liguria.
"Si tratta di sostenere un’azione nei loro confronti affinché le disposizioni legate alle attività dei volontari nella gestione dell’emergenza vengano semplificate e garantite rispetto a eventuali rischi di azione penale. Inoltre, occorre disporre urgentemente interventi straordinari per avviare rapidamente le attività di controllo e depopolamento del cinghiale; deroghe al divieto di consumo delle carni per consentire l’autoconsumo; revisioni della zona infetta; misure urgenti di reclutamento di personale (veterinari e vigilanza del territorio) per affrontare l’emergenza; stanziamenti economici adeguati per affrontare in maniera idonea questa situazione straordinaria. Regione Liguria e i nostri Comuni si sono ben attivati per la salvaguardia del territorio - ha detto il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana - Tuttavia, stante la carenza di risorse finanziarie, strumentali e umane, l’emergenza della Peste suina africana non si è ancora risolta e, a un anno dall’inizio della PSA, non sono state ancora avviate azioni efficaci per l’abbattimento dei cinghiali. Pertanto, anche in funzione dell’allargamento della ‘zona rossa’ con l’entrata dei Comuni di Fascia, Gorreto, Propata, Rondanina, Giusvalla e Dego (est SP 29) proposta ieri dal Ministero della Salute, che preoccupa fortemente, non si può aspettare oltre ed è necessario intervenire immediatamente”.