“La vostra è una maratona non una gara sui 100 metri”. Con queste parole il dottor Storti, presidente del comitato “Amici del San Paolo” invitato ad Albenga dal sindaco Riccardo Tomatis, ha aperto un incontro al quale hanno partecipato alcuni rappresentanti del comitato spontaneo #senzaprontosoccorsosimuore.
Dopo aver raccontato l’esperienza savonese di un comitato prettamente tecnico nato 7 anni fa, il dottor Storti ha voluto offrire ad Albenga importanti spunti di riflessione e consigli per una battaglia che ogni territorio deve portare avanti autonomamente sulla base delle proprie necessità, ma anche in maniera condivisa con le altre realtà per la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini.
Afferma il dottor Storti: "Il nostro comitato ha lavorato cercando sempre di non fare guerre contro altre realtà, ma avanzando proposte tecniche e richieste specifiche. Albenga ha diritto a un ospedale funzionante, un ospedale con alcuni reparti di base indispensabili per le esigenze della cittadinanza. Ottenuto questo, il Pronto Soccorso verrà da sé. Dovete continuare la vostra attività, anche quando sembra difficile farlo. La vostra è una corsa sul lungo periodo. I traguardi a breve termine sono importanti, ma lo è ancora di più non perdere di vista l’obiettivo".
"Io mi occupo della realtà savonese e non partecipo spesso a incontri con altri comitati, ma sono contento dell’invito del sindaco Tomatis e di essere venuto a portarvi la mia esperienza personale e quella degli “Amici del San Paolo", conclude Storti.
A tirare le somme al termine dell’incontro è il sindaco Riccardo Tomatis: "Ci sono stati offerti molti spunti di riflessione. Come sindaco e come medico non posso non concordare con il dottor Storti quando dice che Albenga ha bisogno di un ospedale funzionante per rispondere alle esigenze dei nostri concittadini e per riuscire ad abbattere le liste di attesa. Non è più possibile che un paziente debba aspettare mesi e mesi, quando non addirittura anni, per un intervento chirurgico. Non dobbiamo più trovarci nella condizione di doverci rivolgere a cliniche private o ad andare fuori regione anche solo per esami di routine".
"Premesso che come uomo e come medico sono per la sanità pubblica - e mi sono già pronunciato molte volte su questo argomento - questi sono tutti temi che devono essere presi in considerazione anche se si dovesse proseguire nel percorso di partenariato pubblico/privato. Siamo in una fase molto particolare, anche difficile, ma è proprio in questo momento che dobbiamo proseguire la nostra attività, non fermarci e non smettere di tenere alta la guardia e viva l’attenzione sul queste tematiche".
Una fase delicata e particolare che ha portato la Regione a decidere di istituire il comitato interaziendale per la valutazione della fattibilità della proposta di partenariato pubblico privato.
"Chiediamo di essere coinvolti in questa delicata fase e di poter incontrare il comitato interaziendale per partecipare alle scelte che riguardano il nostro ospedale e portare al tavolo le istanze del nostro territorio", conclude il sindaco Tomatis.