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Attualità | 30 gennaio 2023, 12:16

Sindaci savonesi a Roma per il Progetto Polis, appello a Poste Italiane: “Non abbandonate il territorio” (FOTO e VIDEO)

Al centro congressi ‘La Nuvola’ la presentazione del progetto Polis, lo sportello unico che interessa 6.933 uffici postali in tutto il Paese

Sindaci savonesi a Roma per il Progetto Polis, appello a Poste Italiane: “Non abbandonate il territorio” (FOTO e VIDEO)

E' iniziata questa mattina a Roma la presentazione del progetto Polis di Poste Italiane che ha l'obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri urbani e nelle aree interne dell'Italia attraverso la realizzazione di uno “sportello unico di prossimità” e la creazione della più grande rete di coworking del Paese.

Con il progetto Polis, Poste Italiane si impegna a rafforzare e connettere il territorio nelle zone più marginali, confermando la propria storica missione di azienda al servizio del Sistema Paese. Per l'occasione sono stati invitati circa 7mila sindaci da tutta Italia, tra i quali anche alcuni della provincia di Savona.

L'importanza del servizio offerto da Poste Italiane, tra tutti quello dell'ATS ricordato dal sindaco Daniele Galliano di Bormida per le comunità del territorio, soprattutto quello dell'entroterra savonese dove molti sono i piccoli o piccolissimi centri, è stata sottolineata da diversi dei primi cittadini intervenuti. Tra questi Massimo Tappa di Piana Crixia che ha rimarcato anche quanto sia fondamentale questo momento di confronto.

Tema più sentito e rappresentato dai nostri sindaci a Roma è stato quello delle tempistiche di apertura degli uffici postali, condiviso da molti amministratori intervenuti quali Paola Scarzella di Osiglia e Stefano Saturno di Balestrino: "Ascoltiamo con grande piacere questo progetto di digitalizzazione delle poste ma la cosa più importante ma l'importante è che non vengano chiusi sportelli perché sono fondamentali nei piccoli comuni" ha quindi aggiunto il sindaco di Andora Mauro Demichelis facendosi portavoce di questo sentiment condiviso anche da località più ampie come Quiliano, Borghetto o Loano.

Il progetto Polis coinvolge quasi 7000 uffici postali nei centri con meno di 15mila abitanti. In queste aree verranno realizzati gli "Uffici Polis", sportelli unici per i servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto prevede, inoltre, la creazione di una rete di coworking composta da 250 siti, gli "Spazi per l’Italia”, realizzata attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste italiane. Il progetto Polis è finanziato con risorse del piano complementare al Pnrr (Decreto Legge n. 59/2021) per 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane: l'azienda investe 1 euro ogni 2 euro finanziati.

Nel dettaglio, sono 65 i comuni savonesi coinvolti da questo progetto, ossia il 94% del totale. Percentuale che cresce fino al 97% se considerati i soli comuni al di sotto dei 15mila abitanti coinvolgendo così 194mila persone a partire dai cittadini di Albisola Superiore, Alassio e Carcare.

"Siamo qui con l'entusiasmo di essere tra i primi tre comuni scelti per questi nuovi servizi - ha detto il vicesindaco carcarese Franco Bologna - è un'opportunità importante che accogliamo molto volentieri". A fargli eco il collega alassino Marco Melgrati: "Ci è stato anticipato come il nostro ufficio verrà rinnovato con nuovi aggiornamenti e opzioni per il pubblico".

In circa 7mila uffici postali Poste Italiane realizzerà, perciò, uno “sportello unico” di prossimità che assicurerà ai cittadini dei Comuni più piccoli la possibilità di fruire dei servizi della PA attraverso un unico punto di accesso grazie alla piattaforma multicanale di Poste Italiane. Gli “Uffici Polis" verranno ristrutturati secondo in layout innovativo e dotati di un'infrastruttura tecnologica e digitale all'avanguardia. Al momento sono già stati completati i lavori in 40 uffici postali e sono stati avviati i lavori in altri 230, che diventeranno 1.500 entro la fine dell'anno.

Negli “Uffici Polis" saranno installati 7.000 ATM Postamat, 4.000 postazioni per l'erogazione dei servizi pubblici self-service (i Totem), 500 lockers per la consegna di pacchi e altri beni, attivi 24 ore su 24. Verranno inoltre realizzate 5.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, 1.000 impianti fotovoltaici, 1.000 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Sempre in questi uffici, saranno allestiti 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere.

Attraverso la formazione del proprio personale, Poste italiane affiancherà i cittadini, e soprattutto le fasce meno avvezze agli strumenti digitali, con lo scopo di supportarli nell'accesso ai nuovi strumenti con la conseguente riduzione del divano digitale. La capillarità ed efficacia della rete multicanale di Poste Italiane accompagnerà alla fruizione dei servizi della PA. Tra questi, la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e ‘anagrafici, autodichiarazioni di smamimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi, nichiesta di nuova emissione del codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie casta, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente.

Poste Italiane creerà 250 “Spazi per l'Italia”, una rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, azioni e singoli cittadini. Tra questi, 80 spazi di coworking saranno realizzati in Comuni con meno di 15 mila abitanti. La rete di “Spazi per l'Italia” sarà creata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le province italiane, nei principali distretti industriali e nelle aree di alto interesse ambientale, culturale e paesaggistico. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine del 2023. Tali strutture costituiranno una rete nazionale in quanto tutti gli edifici saranno tra loro interconnessi, collegati a banda ultra-larga e dotati di alta capacità computazionale diffusa. La fruizione sarà pubblica ed il modello di servizio sarà disciplinato in ciascun ambito territoriale, remunerando a Poste Italiane solo i costi vivi sostenuti. Sono previste apposite convenzioni di servizio tra Poste Italiane, pubbliche amministrazioni nazionali e locali, associazioni di impresa, università e centri di ricerca. Poste Italiane diventerà cosi il primo operatore in Italia nel coworking.

In Italia il 90% dei Comuni conta meno di 15.000 abitanti, coprono una superficie del territorio pari all'80% del Paese. In queste aree vivono 16 milioni di italiani. Negli ultimi anni questi territori, periferici, montani, isolani, situati nelle aree interne hanno subito un progressivo spopolamento, lasciando molte zone del Paese inabitate, prive di presidio fisico e di cura del territorio. | piccoli centri senza interventi dedicati e volti al contrasto sono destinati ad un progressivo depauperamento e all'inevitabile sfilacciamento sociale. Poste Italiane, in controtendenza ha deciso di investire sulla propria presenza sul territorio sviluppando sempre di più la gamma di servizi disponibili per tutti i cittadini. Con circa 12.800 uffici postali la rete di Poste Italiane è la più grande d'Italia. Su 7.904 Comuni l'Azienda è presente in 7.665 Comuni di cui 6.933 con meno di 15.000 abitanti (di questi, circa 4.800 hanno meno di 5.000 abitanti).

Diego David

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