"Salviamo la circolazione di Savona". Così è stata rinominata la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org per protestare contro la pedonalizzazione scattata ieri del tratto di Corso Italia dall'intersezione con via Dei Vegerio all'intersezione con via Pertinace e dall'intersezione con via Battisti sino all'intersezione con via Paleocapa.
Se gli esercenti si sono divisi, con i commercianti critici e i baristi più aperturisti per la decisione dell'amministrazione di stoppare il passaggio alle auto, un savonese ha organizzato una raccolta firme per esprimere una contrarietà che sta aleggiando sempre di più tra i cittadini non favorevoli al cambiamento.
"Da quando è stato riorganizzato il mercato di Savona con chiusura al traffico di corso Italia nel tratto compreso tra via dei Vegerio e via Pertinace, l’unico modo per raggiungere i quartieri “villetta” o “valloria” o i paesi a levante di Savona è rappresentato dall’Aurelia - viene spiegato nella petizione - Questo rappresenta un serio problema in quanto, soprattutto negli orari di punta, ogni lunedì i cittadini si trovano incolonnati nel traffico anche per ore con difficoltà a raggiungere i luoghi di lavoro, ritornare a casa o raggiungere l’ospedale in caso di necessità. La situazione descritta limita il diritto di muoversi in libertà per molti cittadini e genera problemi di sicurezza per gli utenti della strada a causa dell’aumento del traffico".
"Il problema potrebbe essere risolto riaprendo al traffico di corso Italia nel tratto compreso tra via dei Vegerio e via Pertinace e spostando i pochi banchi ivi ospitati in altre zone che il lunedì vengono chiuse al traffico come via Manzoni e via Ratti o altre sedi identificate dai competenti uffici comunali - viene specificato - Sosteniamo questa petizione per: avere la possibilità di circolare più serenamente; tornare a casa più facilmente, magari dopo una lunga giornata di lavoro; raggiungere più facilmente i servizi essenziali come, per esempio, l’ospedale.
Non sono mancate le critiche anche da parte del consigliere, capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle Manuel Meles.
"Inaugurata oggi (ieri. ndr) la chiusura definitiva del tratto di corso Italia tra via dei Vegerio e via Paleocapa, che rappresenta l’unica via di fuga dal traffico su piazza Mameli, già appesantito dalle circa 7000 auto che ogni giorno vi transitano provenendo da piazza Saffi - ha detto il pentastellato -
Di conseguenza si cancellano parcheggi a pagamento, fruibili da tutti, per far posto a parcheggi per i soli residenti: al momento ne sono già stati cancellati 43, cui si sommano 7 per carico e scarico e, per non farci mancare nulla, persino 4 parcheggi per disabili a libera fruizione, perché a quanto pare per questa giunta tutti devono andare a piedi, anche quelli che non possono. La settimana prossima anche via Manzoni subirà la stessa sorte: chiuso l'ultimo tratto, sul restante cancellati i parcheggi a pagamento per far posto a quelli riservati ai residenti, più almeno un altro per disabili a libera fruizione. Il risultato sarà che per anziani e persone con difficoltà motorie diventerà molto difficile sostare in prossimità del Comune per rinnovare la carta d’identità o per richiedere un certificato: accanto a quella che è la casa di tutti i savonesi, posto per loro non ce ne sarà più".
"È inutile continuare con il gioco delle tre carte, spergiurando che piazza del Popolo basta e avanza, visto che l'affermazione è basata esclusivamente su dati elaborati senza alcun criterio dalla cooperativa Maris (eh sì, sono entrati anche nel business parcheggi, comprando il ramo di azienda da Villa Perla), quando tutti sono a conoscenza dei problemi di sicurezza e disagio di quel parcheggio e di quella piazza e a quel punto, perché stupirsi se un utente standard preferirà recarsi al Gabbiano, dove il parcheggio è gratis e trova tutto ciò di cui necessita? Pedonalizzare è un’azione che sulla carta potrebbe aiutare il commercio, ma che attuata con queste modalità finirà facilmente per agevolare nuovamente i centri commerciali - puntualizza Meles - Pur di piantare una bandierina ideologica e ostentare una mostrina, non ci si pone minimamente il problema di come migliorare la viabilità nella nostra città: prima si studia, si analizza e si elaborano diversi scenari, si investono risorse in infrastrutture materiali e immateriali legate alla mobilità (come, a titolo di esempio, parcheggi sotterranei o servizi online per gestione abbonamenti/bollini), si rivoluziona il trasporto pubblico rendendolo accessibile, rapido, economico e sicuro, e solo alla fine si ampliano le aree pedonali della città, mettendo sul piatto immediatamente le risorse e l’avvio di veri lavori di riqualificazione e trasformazione, incaricando professionisti del settore".
"Con uno stanziamento di meno di 30mila euro (il budget di questa operazione) il massimo che avremo è qualche riga cancellata male e la riverniciatura dei parcheggi, mentre ci terremo le buche, l’asfalto ammalorato, i marciapiedi rotti - conclude Manuel Meles - Ah, e le aree interessate non sono state classificate aree pedonali, ma bensì zone a traffico limitato, che dal punto di vista amministrativo significa non poter affatto camminare in mezzo alla strada. I savonesi non si meritano di essere presi per il naso in questo modo, aggiungendo danni su danni alla beffa".
QUI il link della petizione.