“L’Italia ha tutti i requisiti per attrarre investimenti esteri, dalla presenza di manodopera specializzata di alto livello alla qualità dell’industria turistica. In Liguria possiamo contare ad esempio sul porto di Genova, il maggiore hub portuale del Nord del Mediterraneo, sull’industria nautica, su realtà d’eccellenza nel campo della ricerca come l’Istituto Italiano di Tecnologia. Per mettere ancora più a frutto queste basi servono investimenti nella logistica e nelle infrastrutture, come la nuova diga del porto di Genova o il Terzo Valico, perché per essere attrattivi a livello internazionale è necessario essere facilmente raggiungibili, e avere un coordinamento tra i vari enti pubblici, statali e territoriali, per rendere più facile l’insediamento di imprese estere che vogliono puntare sul nostro territorio. Serve poi un sistema di accompagnamento per capitali e imprenditori che arrivano dall’estero, in modo da aiutarli a orientarsi nell’approccio al tessuto commerciale italiano”.
Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto oggi in collegamento al convegno “Selecting Italy - Gli ecosistemi territoriali e la governance per l’attrazione di investimenti esteri”, organizzato a Trieste dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l’Agenzia Lavoro&Sviluppo Impresa.
“Il commercio con l’estero è un settore di competenza dello Stato, ma il ruolo delle Regioni è importante per adattarsi ai singoli territori. Non si possono intercettare in modo competitivo i canali di investimento internazionale da soli – aggiunge il presidente – In questi anni abbiamo lavorato tanto per promuovere l’Italia a livello turistico, ora bisogna mettere in campo tutti insieme gli stessi strumenti per intercettare i capitali internazionali”.