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Attualità | 25 gennaio 2023, 16:13

Il Comune di Albenga a Roma per il progetto InCaS: un primo punto a sei mesi dal suo avvio

Il progetto prevede un supporto agli Enti locali sui cui territori si evidenziano fenomeni di sfruttamento e/o disagio abitativo connesso al lavoro agricolo al fine di sviluppare piani locali multisettoriali

Il Comune di Albenga a Roma per il progetto InCaS: un primo punto a sei mesi dal suo avvio

Nella giornata di ieri, martedì 24 gennaio, alla sede Anci nazionale di Roma si è tenuto un incontro per fare il punto sul progetto InCaS a sei mesi dal suo avvio.

Hanno partecipato il delegato dell’Anci all’immigrazione il sindaco di Prato Matteo Biffoni, i rappresentanti di Anci Nazionale, di Cittalia e i comuni di Albenga, Castel Volturno, Corigliano-Rossano, Lavello, Porto Recanati, Rovigo, Saluzzo e San Severo.

Per Albenga erano presenti il vicesindaco Alberto Passino e l’assessore alle politiche sociali Marta Gaia. “È stato importante incontrare e confrontarsi in presenza con Anci, Cittalia e gli amministratori delle altre realtà che hanno avuto accesso al progetto InCaS che prevede un supporto agli Enti locali sui cui territori si evidenziano fenomeni di sfruttamento e/o disagio abitativo connesso al lavoro agricolo al fine di sviluppare piani locali multisettoriali, cioè piani di azione locali come concreto strumento di attuazione a livello territoriale del piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura – spiega l’assessore Gaia -. In parallelo quasi tutti i comuni presenti hanno avuto accesso ai finanziamenti Pnrr per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura”.

“Il tavolo che si è creato permetterà di mettere in luce, attraverso un confronto e dialogo continuo, le necessità e le esigenze dei diversi territori, realizzando misure e progetti strutturati sulle necessità specifiche in modo da renderlo adattabile a diversi contesti locali – prosegue Gaia -. La volontà è quella di costruire un metodo che valorizzi le specificità territoriali e renda ciascun territorio artefice e attore protagonista di una community di enti locali”.

“Albenga è la principale piana agricola della Liguria e l’economia del nostro territorio gira, in buona parte, intorno a questo mondo. Purtroppo esistono delle situazioni di disagio, in particolar modo abitativo, per i lavoratori impiegati in questo settore – spiega Gaia -. Attraverso i fondi ricevuti avremo la possibilità, da un lato di porre rimedio ad alcune situazioni di degrado urbano che, negli anni, si sono create e, quindi, di rivalutare immobili che saranno utilizzati ai fini abitativi, dall’altro di realizzare un Polo Sociale in grado di costruire una rete di servizi che offrirà adeguato supporto alle persone che questo progetto mira a sostenere”.

“Ovviamente questo progetto traguarda i prossimi anni e non prevede solo ed esclusivamente il suo avvio, ma anche la sostenibilità a lungo termine – continua -. È forse proprio questa la parte più “difficile” e per la quale è necessario un confronto e un sostegno continuo”.

“Il nucleo primario di Albenga per il progetto InCaS è composto dai principali stakeholders del territorio( Caritas Diocesi Albenga Imperia, Fondazione Migrantes , CPIA, Associazione Sjamo, Yepp, Cooperativa sociale Jobel, Arci Savona, Fondazione Comunità Cervizi Savona, CIA, Confagricoltura, Coldiretti, CGIL, CISL, UIL) a cui si aggiungeranno nei prossimi incontri altre realtà. Il nucleo primario insieme al referente di Anci/Cittalia, all'Assessorato alle politiche sociali e all'Assessorato all'agricoltura stanno lavorando avanti questo in maniera sistematica e in un clima di massima collaborazione per portare avanti il piano multisettoriale.
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti per l’impegno dimostrato in questi mesi e per quanto continueranno a fare da qui in avanti per concretizzare questo importante progetto. Voglio ringraziare poi in particolare il dirigente delle Politiche Sociali del Comune di Albenga e il dottor Federico Tsucalas, referente di Anci/Cittalia per il nostro territorio che ci segue in questo piano”, conclude Marta Gaia.

Redazione

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