Nei giorni scorsi, presso la sala consiliare del comune di Altare, si è svolta una riunione sul caso dell'ex vetreria Savam. Al confronto hanno preso parte l'amministrazione comunale e suoi collaboratori, la Provincia di Savona e la Soprintendenza, congiuntamente ai tecnici dell’Università di Genova che si sono occupati di redigere la relazione illustrativa finalizzata alla riapertura della strada comunale principale.
"Sono state condivise le analisi e gli studi effettuati, proponendo soluzioni attuabili per il ripristino del transito nel più breve tempo possibile", spiegano dal comune valbormidese.
"I punti più critici dell’intero compendio si concentrano sul “forno San Rocco” e sul “forno Oscar”: per il primo è stata ipotizzata una messa in sicurezza mirata, per il secondo, data l’elevata criticità della struttura, una parziale demolizione secondo le prescrizioni che saranno impartite dalla Soprintendenza".
"La relazione redatta da un ente super partes come l’Università, è stata inviata alla proprietà dell’area Ex Savam, per le valutazioni di competenza. Si precisa che la proprietà non ha mai presentato istanze alla Soprintendenza per poter intervenire sugli immobili vincolati. L’obiettivo principale rimane la riapertura della viabilità, salvaguardando la sicurezza dei cittadini, comunicando in maniera efficace con la società 'Città del Vetro Srl'".
"L’amministrazione comunale ha ritenuto sinora di mantenere il necessario riserbo sulle attività in corso, nel rispetto di una comunicazione opportunamente corretta ed esaustiva, che si è resa possibile solo in seguito all’acquisizione della documentazione pervenuta dagli enti superiori coinvolti", concludono dal comune.
Il paese come oramai noto è diviso in due parte dalla fine di settembre, quando a seguito di un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco all'interno della ex vetreria, via XXV Aprile e via Cesio furono chiuse alla viabilità per motivi di sicurezza.