Sanità - 18 gennaio 2023, 15:25

Punto Nascite Pietra Ligure, assessore Gratarola: "Un obbligo mantenerlo". Non si conoscono però ancora le tempistiche

"E' stato chiuso non perché è stato deciso ma perchè non c'era la sufficiente quantità di ginecologi per mantenerlo. E' nostra volontà riaprirlo". A rischio il Punto Nascite dell'Evangelico di Voltri?

"Il punto nascite di Pietra Ligure prevede la sua presenza, è un Dea di secondo livello per cui c'è un obbligo a mantenerlo".

L'assessore regionale Angelo Gratarola ha confermato nuovamente che avverrà la riapertura del reparto dell'ospedale Santa Corona, ma ancora non si conoscono le tempistiche a due anni e due mesi dallo stop del servizio che tanto ha fatto discutere.

"E' stato chiuso non perché è stato deciso ma perchè non c'era la sufficiente quantità di ginecologi per mantenerlo. E' nostra volontà riaprirlo - ha continuato Gratarola smentendo ancora una volta che il reparto dell'ospedale San Paolo non verrà intaccato - il punto nascite di Savona è altrettanto importante perché non solo copre l'area del savonese ma anche la Val Bormida e dà un'opportunità alle donne che vivono in quella zona di cercare il parto verso il Basso Piemonte o verso Genova e copre inoltre anche la parte di ponente di Genova. Questo è il ragionamento da fare, non guardare la provincia ma avere una visione più grande di respiro regionale, così avremo fatto forse meglio".

A questo punto a rischio potrebbe esserci il Punto Nascite dell'ospedale Evangelico di Voltri. Ma le voci al momento non sarebbero confermate. Ad opporsi a novembre era stato anche il consigliere regionale della Lega Alessio Piana (Leggi QUI).

Lo scorso 10 gennaio un bimbo a Pietra Ligure è nato in casa ed è tornato a riaccendersi il tema legato ai parti in ambulanza nella zona dell'albenganese/pietrese per via della lunga distanza ad arrivare fino a Savona.

"Può capitare che qualcuno nasca in qualunque posto del paese, non per questo bisogna fare un punto nascite in ogni angolo della strada. I punti nascite sono normati dalla legge e per renderli sicuri bisogno stabilire un rapporto tra il numero dei parti e dei punti nascita, le norme prevedono un migliaio di parti per ogni punti e stiamo studiando una distribuzione degli stessi all'interno della regione che non guardi soltanto il territorio preciso ma che abbia una visione più larga da Ventimiglia a Sarzana" ha puntualizzato l'assessore regionale alla sanità.