“Liberi di crescere”. È questo il titolo del convegno dedicato alla “genitorialità” ed ai rapporti fra la scuola, i giovani e gli adulti organizzato dall’Istituto Comprensivo Statale di Pietra Ligure, con la collaborazione dei comuni di Borgio Verezzi, Pietra Ligure, Giustenice, Magliolo e Tovo San Giacomo all’interno del Patto di Comunità, e le associazioni Fidapa, Medianos e Il Giardino sonoro.
L'iniziativa, in programma sabato 21 gennaio dalle ore 10 al Teatro Vittorio Gassman di Borgio Verezzi, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala consiliare del Comune di Borgio alla presenza della Dirigente Scolastica dell’I.C. Pietra, la dottoressa Giuseppina Manno, dei sindaci di Borgio Verezzi e Giustenice Renato Dacquino e Mauro Boetto, del vicesindaco di Borgio Pier Luigi Ferro e di Maria Gabriella Tripepi, presidente di Fidapa Finale Ligure.
In realtà sempre più complesse, caratterizzate da cambiamenti ambientali e crisi di valori, economie instabili e alta competizione, nuove tecnologie e povertà digitale, inverno demografico e fenomeni migratori, è fondamentale avere comunità locali capaci di essere educanti, capaci di assumersi la responsabilità di contribuire alla crescita, alla formazione e all’educazione delle nuove generazioni.
Il Patto di Comunità è nato proprio per questo ma, come tutti i patti, dopo la sottoscrizione va conosciuto, condiviso, vissuto e migliorato ogni giorno da tutta la comunità: "Bisogna fare rete, realizzare una vera sinergia tra tutte le forze in campo per il bene dei nostri giovani, per un futuro più giusto ed equo della società, per la volontà di farsi carico, ciascuno per la propria parte, di un percorso di formazione, capace di rendere bambini/ragazzi cittadini consapevoli. Insomma, cittadini attivi" spiegano gli organizzatori.
"E’ un dovere morale - sottolineano - ma è anche una necessità concreta connessa ad una società che invecchia, che trova nei giovani le proprie gambe, i propri cervelli, il proprio cuore nel futuro ed è fondamentale questo percorso condiviso tra scuola, famiglia e territorio per fare sentire i nostri figli parte di un tutto: la classe, la scuola, la società".
Sul palco del teatro borgese andrà in scena un'occasione di riflessione, una “Fabbrica di idee”, un laboratorio permanente "in cui si realizzi una interazione partecipata tra tutti coloro che 'portano interesse' verso i giovani e verso il futuro, in cui si mettano a disposizione risorse, strumenti, proposte, buone pratiche per favorire lo stare insieme, il crescere insieme, l’apprendere ed essere motivati ad apprendere, in un percorso di maturazione che dia voce al sé interiore di ciascuno, valorizzi la personalità, le attitudini, le peculiarità di 'quel figlio' con un progetto di vita che sia un abito cucito su misura per lui e lo renda indipendente e sicuro di sé, capace di vivere il suo splendore di persona unica e irripetibile" aggiungono.
A questa prenderanno parte diversi relatori, tra questi anche anche il Questore di Savona, la dottoressa Alessandra Simone che interverrà sul tema “L’importanza della prevenzione e della sicurezza partecipata”. La dottoressa Isabella Benzoni del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Genova affronterà invece il tema “Essere genitori nella quotidianità”. “Creatività per crescere” è invece il focus al quale sarà dedicato l'intervento dell’artista Omar Hassan. Fabio Vignaroli, ex calciatore professionista oggi dirigente sportivo, interverrà poi sul tema “Lealtà e competitività nello sport”.
La mattinata, che sarà aperta dall'intervento dei ragazzi delle scuole, ospiterà inoltre la parentesi “Dialogo aperto”, uno spazio riservato ai genitori e ai docenti. Infine, occasione anche per “La nostra voce”, con i ragazzi che racconteranno i giochi didattici con le associazioni Medianos e il Giardino sonoro.
Verrà quindi dato ampio spazio alle domande, alle richieste dei genitori e di tutti i partecipanti, e si cercherà di realizzare una rete di risorse, volta a generare e rigenerare la comunità educante del territorio, nella consapevolezza che, come recita un antico proverbio africano, per fare crescere un bambino ci vuole un intero villaggio