Si intitola “Tracking westerly wind directions over Europe since the middle Holocene” ed è lo studio, firmato da un team internazionale di ricercatori guidato dalla National Taiwan University e pubblicato su Nature Communications, che afferma come stalattiti e stalagmiti della Grotta della Bàsura di Toirano abbiano rivelato l’andamento delle precipitazioni sul Mediterraneo negli ultimi millenni.
Un importante contributo all'opera arriva anche da Elisabetta Starnini e Gianni Zanchetta dell’università di Pisa. "Le concrezioni delle grotte, stalattiti e stalagmiti, registrano le condizioni climatiche dei millenni durante i quali si sono lentamente formate e, grazie a specifici metodi di datazione, offrono quindi la possibilità di ricostruire con buona precisione l’andamento del clima nel passato - riporta proprio Elisabetta Starnin- informazioni che sono fondamentali per comprendere le variazioni climatiche in atto e la loro evoluzione futura".
Nel dettaglio, dalle ricerche è stato ricostruito il rapporto fra precipitazioni e venti occidentali in funzione della posizione dell’alta pressione delle Azzorre e della bassa pressione Islandese a livello europeo e mediterraneo nel corso degli ultimi 6500 anni: "Tra 5400 e 3500 anni i venti occidentali complessivamente occupavano una posizione maggiormente spostata verso Nord, mentre tra 2200 e 1200 anni fa la posizione era più meridionale, il che indica ad una maggiore piovosità in quello stesso periodo nell’area del Mediterraneo occidentale" evidenzia lo studio.
"Lo spostamento dei venti occidentali è legato ai cambiamenti della circolazione atlantica e della temperatura degli oceani" ha inoltre aggiunto Gianni Zanchetta sottolineando come in futuro siamo attese ulteriori variazioni a seguito del riscaldamento globale. "Capire cosa è successo nel passato è quindi molto importante per riuscire a prevedere nel prossimo futuro quali potrebbero essere i cambiamenti della direzione dei venti occidentali e delle precipitazioni" conclude il ricercatore.