A due giorni dall’esito delle elezioni che hanno visto il sindaco di Calizzano Pierangelo Olivieri rieletto presidente della Provincia di Savona, il commissario provinciale di Savona per la Democrazia Cristiana Luigi Tezel gli indirizza una lettera.
“Gent.mo presidente, sono Luigi Tezel, commissario provinciale di Savona per la Democrazia Cristiana (quella ufficiale) le scrivo per esprimerle la mia grande soddisfazione per il risultato delle elezioni a Presidente dell'Ente.
Il nostro partito è di area moderata con la particolarità di ispirarsi ai valori cattolici per questo da subito senza clamore abbiamo fatto una silenziosa campagna elettorale tra i nostri amici vicini all'area moderata eletti nei vari Enti Comunali, pur non essendo iscritti al nostro partito, a Suo favore non solo per affinità ideologica ma anche perché crediamo che Lei abbia governato bene e che se mancanze ci sono state sono da imputare ai consiglieri delegati. La sua presidenza ha dato slancio ad un ente che tutti ne gridavano la soppressione oggi sono convertiti certamente per il suo buon governo dell'Ente ma ahimè anche per i soliti giochi partitici e non politici.
Inoltre, la Democrazia Cristiana Savonese ha sostenuto la sua candidatura anche per la peculiarità di essere sindaco di una località non di mare che come ben noto gode di una visione politica ed economica diversa da un Sindaco dell'entroterra che lavora ogni giorno per i suoi cittadini tra mille difficoltà burocratiche.
Quindi mi permetta di complimentarmi di augurarle buon lavoro per questi quattro anni di amministrazione. Assicurando il sostegno della Democrazia Cristiana savonese sperando di arrivare ad un dialogo fecondo secondo le nostre competenze professionali e politiche alla conduzione moderata e cristiana dell'Ente. Auguri!”
Alle congratulazioni a chi guiderà la Provincia per i prossimi quattro anni, ora Tezel aggiunge: “Non va taciuto che ora il Presidente deve procedere ad un rimpasto di deleghe ai consiglieri provinciali escludendo coloro che hanno diviso il campo politico del centro destra per una mera affermazione di superiorità numerica di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia per un mero gioco di poltrone e di equilibri peraltro andando contro, in modo malcelato, al presidente della Regione Giovanni Toti.
Auspichiamo che il presidente voglia dare in modo celere nuovi incarichi e salutiamo con interesse e stima l’eventuale nomina a vicepresidente del sindaco di Cisano sul Neva che, seppur di area politica diversa dalla nostra, in ambito provinciale, quando ne ha avuto le possibilità, ha sempre lavorato con concretezza ai problemi del territorio, lasciando da parte gli interessi partitici. un esempio su tutti il capitolo della raccolta dei rifiuti a livello provinciale privilegiando una gestione 'in house' tramite l’azienda SAT.
L’elezione del presidente della Provincia ha imposto alla Democrazia Cristiana Savonese una riflessione anche sulle elezioni comunali in provincia.
Abbiamo formalmente chiesto ai responsabili provinciali del centro destra di ammetterci al tavolo politico sulle candidature amministrative. Registriamo solo la risposta favorevole dagli amici moderati di Cambiamo! e Noi per l’Italia. Una interlocuzione positiva è già avviata con il Responsabile Organizzativo dell’UDC savonese Rosario Merenda e con il Commissario Regionale del partito, Umberto Calcagno.
Gli altri partiti (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega), guarda caso proprio gli stessi partiti artefici della divisione del centro destra alle elezioni del Presidente della Provincia, non hanno proferito parola nemmeno di cortesia segno della politica di superiorità delle idee sovraniste su quelle moderate, popolari, cristiane.
Invitiamo gli amici della lista “Noi Moderati” oltre ovviamente la Democrazia Cristiana ad aprire una interlocuzione in vista delle prossime elezioni amministrative con il Terzo Polo costituendo l’ala moderata, cattolica, moderna e popolare della coalizione “Azione-Italia Viva” sintesi anche dei movimenti civici di una nuova coalizione almeno in provincia di Savona per affrontare i problemi veri e non le poltrone con il buon governo e la concretezza dei nostri territori lasciando in secondo piano le politiche nazionali dei partiti".