"La vittoria di Olivieri è stata netta. Auguri a lui e alla nostra provincia affinché il lavoro sia fatto meglio di come è stato fatto finora".
A dirlo è il consigliere comunale di Savona Fabio Orsi da poco fuori uscito dalla lista Toti per Savona e che per elezioni provinciali di lunedì scorso aveva deciso di appoggiare il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa, appoggiato da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
"Dato politico: Le elezioni hanno un solo vero vincitore, il Pd. E lo dicono i numeri. La scelta di Toti e dei suoi di fare un accordo politico ed organico con la sinistra per non perdere le elezioni ha rianimato un paziente morente tra i cittadini e vivo solo nei numeri di palazzo e offre uno nuovo schema delle forze in messe in campo nella nostra provincia a cui non corrisponde il comune sentire come dimostrato dalle ultime elezioni politiche - puntualizza Orsi che confluirà nel gruppo misto insieme alla consigliere Daniela Giaccardi che lascerà la lista Schirru sindaco per poi probabilmente dar vita ad un nuovo progetto - Un anno fa, invece, alle ultime provinciali, elezioni analoghe sempre fatte da amministratori per amministratori, il centrosinistra aveva preso 37 mila voti contro 46 mila della lista di centrodestra. I candidati Pd e sinistra radicale avevano preso quasi trentamila mila voti. Inutile dire che il candidato Olivieri, che probabilmente non ha preso nemmeno la metà dei voti dei 47 mila voti del cdx dell’anno scorso, senza i voti e l’accordo con Pd e consiglieri della sinistra estrema avrebbe perso. Quegli stessi numeri dicono che Pd è sinistra siano la Maggioranza relativa nella sua elezione. E i numeri che non mentono bisogna prenderne atto. E spero che qualcuno più in alto di me lo faccia".
Sul tavolo degli imputati è finito anche il sindaco di Savona Marco Russo che aveva deciso di non scendere in campo per concentrarsi sul suo programma per la città. Aveva deciso però di incontrare Olivieri e Canepa in comune: un confronto che non aveva sortito effetti, nè retromarce. Se non definire l'appoggio di tutta la sua maggioranza (a parte il consigliere Marco Ravera che si è astenuto) per il presidente uscente.
Una scelta che ha creato più di una polemica. Visto che poco più di un anno fa il "modello Russo" aveva di fatto "schiantato" il candidato di Toti e del centrodestra Angelo Schirru.
Il sostegno così ad un esponente totiano ha destato più di una perplessità.
Secondo dato. Il comune di Savona risulta del tutto irrilevante ed è l’unico rischio che personalmente avrei voluto scongiurare. La scelta di Russo, dimostratosi “Sindaco Tentenna”, guidata dalle segreterie di partito e motivata dal disegno dichiarato di poter decidere, col suo ormai “ progetto ex civico”, il nuovo presidente, è naufragato in modo evidente - ha continuato Orsi - I circa 11/12 mila voti dichiaratamente ceduti a Olivieri come detto da alcuni 'senza un nemmeno un buon motivo per farlo' sono irrilevanti nella vittoria del rieletto presidente e vedo difficile che il sindaco ex civico di Savona possa vantare qualunque ruolo di direzione, con questi risultati, nell’operato dell’Ente. Vedremo già nei prossimi giorni se questa nuova santa alleanza darà i risultati che da palazzo Sisto credono. Aggiungo: questo esito, organizzato a tavolino e con maggioranze ed accordi fino ad oggi impensabili, danno ulteriore spinta e vigore al progetto di Daniela Giaccardi e mio di costruire, partendo da Savona, qualcosa di nuovo".