"Quando la politica non solo sbaglia ma si rivela inutile e controproducente. Ieri si sono svolte le elezioni per la presidenza della Provincia di Savona. Quello che è successo è sconcertante ma racconta bene quanto siano imbarazzanti alcune scelte politiche, scelte che raccontano bene l’insieme di difficoltà e interessi che in parte sono tipici di quel territorio".
Cosi commenta Gianni Pastorino, consigliere regionale e capogruppo di Linea di Condivisa, che aggiunge: "Toti stravince a Savona con l’appoggio di una parte del centrosinistra che non presenta una sua candidatura. Ma, udite udite, Toti stravince contro un candidato sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia. Il tutto avviene in una logica di prove generali del grande centro, abilmente costruito dagli esponenti savonesi di 'Cambiamo'. Potete solo immaginare cosa provoca una scelta del genere tra gli elettori".
"Premesso che non sono mai stato d’accordo sull’eliminazione delle province, una delle cose peggiori voluta dall’allora ministro Del Rio. Si tratta di un ente più utile degli altri in relazione alla gestione del territorio e delle aree interne. E' quantomeno discutibile una elezione di secondo livello in cui votano solo i Consiglieri Comunali con un voto che ha un valore diverso a seconda dell’importanza del Comune da cui provengono. Ma veramente non c’è alcuna diversità tra un pensiero progressista e la confusione che si genera nell’appoggiare il candidato di Toti? Ma davvero non c’è un’idea diversa e alternativa del territorio?".
"Spiace constatare che ci vorrà più di un congresso per risolvere il problema di visione all’interno del Partito Democratico. Perché se è vero che è del tutto legittima un’autonomia territoriale su scelte politiche, risulta difficile comprendere l’appoggio al candidato totiano. È lo stesso modus operandi che ha portato tempo fa il Pd ad appoggiare la candidatura a Varazze di Alessandro Bozzano, divenuto poi Consigliere Regionale nella lista di Toti".
"Dunque è iniziata la corsa al grande centro ma mi chiedo: nessuno ritiene che queste scelte aumenteranno ulteriormente il distacco delle persone dalla politica?", conclude Pastorino.