"Declassata ad “ente di secondo grado”, la Provincia di Savona andrà “al voto” oggi, per l’elezione del Presidente, senza tuttavia cambiare il Consiglio che rimarrà composto da 6 esponenti del centrodestra e 4 del “resto del mondo” (per ricorrere al termine usato in alcune esibizioni sportive)".
Cosi commenta Marco Ravera, consigliere comunale di "Sinistra per Savona" che aggiunge: "La controriforma delle Province è stata un intervento confuso e demagogico, che ha eliminato solo apparentemente questo ente territoriale, conservandogli competenze importanti (scuole, strade) senza garantire però i finanziamenti necessari. Sono stati inoltre messi a rischio i posti di lavoro dei dipendenti (molto ricollocati in altri enti) e tolto il voto ai cittadini".
"La gestione dell’ente in questi ultimi anni non è stata soddisfacente, per questo, in occasione del rinnovo elettorale, sarebbe stata opportuna la presenza di un candidato presidente dell’aerea di centrosinistra o di un esponente civico-progressista in grado di lavorare con maggiore attenzione alle emergenze del territorio (ambiente, lavoro, rifiuti, trasporti)", prosegue.
"Invece il tutto si è ridotto ad un derby nel centrodestra tra il presidente uscente Pierangelo Olivieri, che fa riferimento al Presidente della Regione Giovanni Toti, e a Giancarlo Canepa sindaco di Borghetto sostenuto dai partiti del centrodestra - conclude Ravera - Di fronte ad una simile scelta per me, pur rispettando la decisione presa dalle consigliere e dai consiglieri della maggioranza del Comune di Savona, l’unica scelta è un’astensione attiva, militante. Perché la sinistra, nelle sue varie forme e articolazioni, non può sentirsi rappresentata da due uomini di destra".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista: "Condividiamo appieno la presa di posizione del consigliere comunale di “Sinistra per Savona” Marco Ravera in merito alla stigmatizzazione di quanto continua ad avvenire per le tornate elettorali provinciali".
"Del voto utile e del meno peggio non se ne può più. Siamo arrivati al punto che per il presidente della Provincia di Savona gli esponenti del centrosinistra voteranno un uomo di destra espressione diretta di Toti e esponenti dei 5 stelle addirittura voteranno il candidato della Lega e di Fratelli d’Italia. Ma voto utile per chi e per che cosa? Per screditarsi ancor più davanti al proprio elettorato?".
"E’ uno svilimento della politica in senso lato e di quella rappresentativa in senso stretto. E’ un giochetto delle parti e nulla di più. E’ quanto di più lontano si possa immaginare nel rapporto tra una cittadinanza praticamente non interpellata ed istituzioni locali che, invece, dovrebbero essere, per loro stessa natura, le più vicine al rapporto con le persone, con i territori locali", aggiunge.
"Per questo, Rifondazione Comunista sostiene la scelta astensionista del consigliere Ravera, non solo come forma di dissenso nel merito delle scelte fatte anche da una parte della maggioranza comunale di Savona, ma anche come espressione di una critica nei confronti di una riforma e di una sua sostanziazione che non hanno di certo contribuito a valorizzare il ruolo dell’ente", conclude Rifondazione Comunista.