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Attualità | 04 gennaio 2023, 14:36

Carcare espone in sala consiliare la bandiera del 1847 "Primo Tricolore d’Italia" appartenuta ad Anton Giulio Barrili

L’assessore alla cultura Ugdonne descrive l’importanza storico-culturale del cimelio risorgimentale carcarese in prossima esposizione

Carcare espone in sala consiliare la bandiera del 1847 "Primo Tricolore d’Italia" appartenuta ad Anton Giulio Barrili

Si celebrerà in tutta Italia, sabato 7 gennaio, la giornata nazionale della Bandiera, ricorrendo l’anniversario del primo Tricolore d’Italia, secondo le disposizioni ministeriali è previsto l’imbandieramento straordinario degli edifici pubblici con il tricolore e la bandiera europea. A Carcare, il sindaco Christian De Vecchi, lancia un appello, chiedendo ai suoi cittadini di fare altrettanto: “dimostrando in questo modo l’affezione al nostro simbolo di Unità Nazionale”.

A questa iniziativa di impronta ministeriale, tuttavia l’assessorato alla Cultura del comune dell’entroterra ligure, ne ha fatta seguire una seconda maggiormente legata alla valorizzazione del patrimonio culturale presente sul territorio, insieme all’Istituto Comprensivo Carcarese, martedì 17 gennaio, è stata organizzata una visita didattica guidata per le classi quinte della Primaria, alla “Quadreria Civica della Sala Consigliare”. Durante la visita ci sarà l’esposizione della Bandiera del 1847 “Primo Tricolore d’Italia” facente parte del Museo del risorgimento A.G. Barrili, seguirà una piccola lezione per descrivere ai giovani studenti i valori del Tricolore Italiano e quello simbolico delle bandiere.

L’assessore alla cultura Giorgia Ugdonne ci descrive l’importanza storico-culturale del cimelio risorgimentale carcarese in prossima esposizione: “La Bandiera del 1847, di proprietà del comune di Carcare e parte del patrimonio del Centro Studi A.G. Barrili, venne realizzata in occasione della prevista prima esecuzione pubblica del Canto degli Italiani voluta, dallo stesso Mameli, in Genova, che però venne posticipata al 10 Dicembre dello stesso anno per problemi di ordine pubblico. Quindi è sicuramente un vessillo appartenuto allo stesso Mameli di cui Anton Giulio Barrili, era un collezionista”.

“Una seconda Bandiera, sempre di origine Risorgimentale, è il tricolore raffigurante Garibaldi, venne donata da Garibaldi a Barrili in quanto ferito durante la Battaglia di Mentana del 1867. Curioso il ferimento di Barrili che praticamente nell’atto di soccorrere il figlio di Garibaldi, Ricciotti Garibaldi, caduto da cavallo in seguito all’offensiva francese, correndo inciampo nella propria spada, chiamata Sitibonda ovvero assetata (si presume di sangue nemico) ferendosi abbastanza gravemente”. 

Redazione

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