Un progetto per ripristinare la viabilità. Dopo aver sottoscritto una convenzione con la Soprintendenza, la provincia di Savona e l'Università degli Studi di Genova, il comune di Altare ha affidato al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA) l'elaborazione di un piano per sbloccare il caso ex Savam.
Come noto, dallo scorso mese di settembre, lo stato di degrado dell'ex vetreria ha causato la chiusura al traffico di via XXV Aprile e via Cesio, dividendo in due il paese valbormidese.
Il comune, secondo quanto riportato nei documenti, stanzierà una somma di circa sei mila euro (6.100 €) per avviare la collaborazione con l'Università: "L'amministrazione provvederà all'anticipo (con successiva rivalsa sugli enti competenti) della somma dovuta al DICCA per l'espletamento della fase 1, che riguarda l'analisi delle ipotesi delle possibili soluzioni, comprensiva anche degli aspetti inerenti alla possibile riapertura al transito veicolare e pedonale di via XXV Aprile, per il tratto confinante con il complesso dell'area ex Savam, e via Cesio, nonché la redazione di una relazione corredata da elaborati grafici schematici degli interventi suggeriti".
Il comune inoltre, si legge sempre nel documento, "intende proseguire successivamente con la fase 2 per approfondire le problematiche complessive del complesso ex Savam".