Spazio all'avvio di una manifestazione d'interesse per il chiosco "Girasole" di piazza del Popolo a Savona. Il comune punta a rilanciare l'area dopo che nel febbraio scorso aveva chiesto e poi ottenuto il dissequestro dal Tribunale ottenendo le chiavi.
Con l'acquisizione delle manifestazioni di interesse l'amministrazione comunale vuole verificare la presenza di soggetti potenzialmente interessati a partecipare ad una eventuale successiva procedura di gara per la concessione in uso dell'immobile e raccogliere proposte per la destinazione funzionale dell'immobile.
"L'avviso, la cui finalità è un'indagine di mercato, non costituisce promessa di contrattazione, né diritto di opzione né invito ad offrire, né offerta al pubblico, né promessa al pubblico e, pertanto, le manifestazioni di interesse che perverranno non saranno in alcun modo vincolanti per l'amministrazione comunale che rimane libera, a proprio insindacabile giudizio, di interrompere, di modificare o cessare in qualsiasi momento la presente procedura e di avviare altra procedura, ovvero di modificare e revocare l'avviso medesimo - spiegano dal comune - L'esito dell'indagine di mercato servirà unicamente ad orientare l'azione futura dell'Amministrazione comunale riguardo la fattibilità e modalità di una successiva gara ad evidenza pubblica, avente ad oggetto la concessione dell'immobile".
I soggetti interessati dopo aver preso atto dello stato di degrado dell'immobile potranno manifestare il proprio interesse a valorizzarlo tramite un intervento di ristrutturazione che, oltre a migliorarne le prestazioni edilizie, strutturali ed impiantistiche, ne riqualifichi e rivaluti l'uso, nel rispetto dello strumento urbanistico, proponendo eventuali, nuove destinazioni finalizzate allo svolgimento di attività economiche o attività di servizio per i cittadini.
"Il Comune di Savona potrà valutare la compensazione parziale o totale del canone al fine di incentivare l'investimento del concessionario, da individuati a mezzo di successiva gara ad evidenza pubblica. Verranno, inoltre, valutate positivamente progettualità da attivare in sinergia con il Comune che valorizzino e animino l'intera area (giardini, palco, etc.) anche con il coinvolgimento delle associazioni e del tessuto commerciale" puntualizzano dall'amministrazione.
Il contratto di concessione, che sarà precisata al momento dell'avvio di una eventuale gara, avrà una durata minima di sei anni e il concessionario potrà recedere dal contratto con preavviso scritto di sei mesi.
Il futuro concessionario eseguirà a proprie totali cura e spese i lavori di adeguamento e adattamento (ordinari e straordinari) connessi e necessari al tipo di attività che intende svolgere nell'immobile tramite autorizzazione e verifica da parte degli uffici comunali. Saranno a carico dello stesso gli interventi di manutenzione ordinaria dell'immobile per l'intera durata del rapporto. A carico invece del Comune proprietario gli interventi di manutenzione straordinaria successivi.
Il concessionario assumerà a proprio carico per tutta la durata del rapporto gli oneri accessori (allacciamenti e consumi di acqua, luce, gas, riscaldamento, ecc.) ed ogni tassa, tributo ed imposta diretta o indiretta inerente il rapporto oltre agli oneri assicurativi.