Diversi erano i motivi per cui l'intero Paese, compresa la nostra provincia, erano in attesa dell'ok definitivo alla Legge di Bilancio per l'anno che si aprirà tra pochi giorni.
Ebbene, stamani il Senato ha dato il via libera al testo che contiene, alcuni passaggi decisivi per il futuro dell'impianto funiviario "San Giuseppe" tra il porto di Savona e i parchi merci della Val Bormida, in particolare per far ripartire l'infrastruttura, garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e le misure di sostegno al reddito degli oltre 60 lavoratori attualmente fermi.
Nel testo approvato a Palazzo Madama sono principalmente due gli interventi in tal senso: "Vengono rifinanziati gli interventi del 2023 autorizzando la spesa di 300mila euro alla gestione commissariale - afferma il viceministro dei Trasporti, il leghista Edoardo Rixi - Inoltre, viene rifinanziata per tutto il 2023 la concessione di un’indennità̀ Inps pari al trattamento straordinario di integrazione salariale dei lavoratori coinvolti, comprensiva della contribuzione figurativa".
Nel primo caso, quindi, l'articolo 1 comma 509 della Finanziaria (che modifica l’articolo 94-bis del decreto-legge n. 18 del 2020 sulla vicenda) prevede un incremento di fondi per la ricostruzione dopo gli eventi atmosferici dell'autunno 2019 che vanno così ad aggiungersi ai 4 milioni di euro stanziati nel 2020.
Una spesa totale che dovrà permettere di "eseguire gli interventi necessari per il recupero della piena funzionalità tecnica dell’impianto" e "garantire la continuità dell’esercizio dei servizi di trasporto portuale a basso impatto ambientale e di traffico" ma anche di "mantenere gli attuali livelli occupazionali nelle more dell’individuazione di un nuovo concessionario".
Questo grazie all'apertura "di un'apposita contabilità speciale intestata al Commissario straordinario, destinata a cessare con la fine del commissariamento" si legge nel testo, dove all'attuale presidente di AdSP Emilio Paolo Signorini (al quale non spetterà alcun compenso per questa carica) vengono concessi i "poteri di deroga a tutta la legislazione vigente, compresa quella non inerente ai contratti pubblici e fatta eccezione solo per la legge penale" e per il cosiddetto "codice antimafia" come previsto dal noto "sblocca cantieri".
Un intervento atteso quindi e "fortemente voluto dal Mit a sostegno del territorio con la determinazione di finanziare, sbloccare e velocizzare le opere", al quale si aggiunge, sempre per la Liguria in tema di infrastrutture, l’incremento dei fondi per il Terzo Valico.