Politica - 29 dicembre 2022, 14:34

L'Aned Savona-Imperia condanna il ricordo del MSI del presidente del Senato La Russa: "Nostalgia inopportuna"

Il presidente Falco: "Il suo post agghiacciante e abominevole. Il fascismo è stato un crimine"

Ha sollevato più d'una perplessità l'intervento social del presidente del Senato Ignazio La Russa nei giorni scorsi in ricordo della nascita del Movimento Sociale Italiano.

Nel coro di condanne si è aggiunta in queste ore l'Aned di Savona-Imperia, con una nota firmata dal presidente Simone Falco. Che ricorda: "Lo scorso 27 dicembre abbiamo ricordato presso il Forte della Madonna degli Angeli, i primi sette martiri antifascisti savonesi trucidati dai fascisti della RSI il 27 dicembre 1943 e proprio il 27 dicembre ricorre il 75° anniversario della  firma del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola sulla Costituzione Italiana che entrerà in vigore l'1 gennaio 1948".

"Occorre ricordare - aggiunge Falco -, come scritto nell'art. 54 della Costituzione, che è necessario adempiere ad ogni incarico pubblico con 'disciplina e onore', e questo vale per un consigliere comunale, un sindaco o un presidente di Regione e per la seconda carica dello Stato, il quale ha ricordato con un post agghiacciante e abominevole la fondazione del MSI nel 1946".

"L'Aned nazionale ha condannato in maniera netta e ferma il post del Presidente del Senato La Russa con un comunicato - proseguono - ed è fondamentale ricordare alle future generazioni che il fascismo è stato un crimine che ha distrutto la libertà e la democrazia nel nostro Paese, che si è macchiato di crimini orrendi contro gli oppositori politici, che ha promulgato le infamanti leggi razziste e che ha stretto l'alleanza con la Germania nazista".

Così chiosano dall'associazione ricordando "alla seconda carica dello Stato: che la nostra Costituzione è nata dalla Lotta di Liberazione e la Repubblica è antifascista; l'ex presidente Aned per oltre settant'anni Gianfranco Maris, sopravvissuto a Mauthausen e Gusen, scriveva che non è sufficiente considerarsi democratici, è necessario essere antifascisti".