Dopo diverso tempo d'attesa il nuovo contratto integrativo per i lavoratori di Reefer Terminal ha visto la luce. Tra i firmatari però non figura Cgil, sulla quale sono piovute le critiche da parte dei colleghi del sindacato confederale Fit Cisl e Uiltrasporti per aver rifiutato di sottoscrivere l'accordo "inspiegabilmente" e "andando contro la volontà di tutti i lavoratori affermando motivazioni che ai presenti sinceramente ancora oggi non sono state ben decifrate".
Accuse a cui non ci sta la segreteria provinciale del settore, la Filt: "Siamo indignati - afferma il segretario provinciale Simone Turcotto - perché solo ieri, nella tarda mattinata, parlando con il segretario di Uiltrasporti l'ho informato di come stessimo valutando se firmare o meno. Anche con l'Unione Industriale siamo rimasti in contatto in questi giorni e al tavolo avevamo annunciato che ci saremmo presi del tempo per ragionare".
Sarebbero tre in particolare i motivi di perplessità per Cgil: "Vi sono alcuni aspetti per cui preferiamo fare un passaggio con la segreteria nazionale - aggiunge Turcotto - I nostri ragionamenti sono posti su come certe flessibilità possano incidere su occupazione portuale e sviluppo dei turni di lavoro verso i dipendenti del terminal e dei lavoratori soci, soci speciali e interinali della Compagnia Unica. Dal punto di vista delle economie la contrattazione già firmata da Cisl e Uil non integra il trattamento economico sul lavoro ordinario concentrandosi su straordinario e flessibilità. Inoltre nelle frettolose valutazioni non si tiene conto che nell'organizzazione del lavoro mancano le figure atte alla gestione di sbarco/imbarco nave e per la gestione dei container nei piazzali, situazione che evidentemente richiede maggiori attenzioni da parte di chi ha il dovere di tutelare occupazione, salario, qualità della vita e lavoro di un settore sempre maggiormente sollecitato da grandi gruppi armatoriali-terminalistici".
"Non capiamo perché ci vengano messe in bocca certe parole. Dopo una trattativa durata più di un anno si è voluto chiudere tutto in venti giorni, con invio della bozza e firma: il lavoro andava fatto con maggior attenzione. I lavoratori ci hanno chiesto di fare delle modifiche, la verità è che certe sigle non avevano forse intenzione di rivedersi nelle vacanze per discuterne ma hanno preferito andare in ferie" conclude il segretario di Filt Cgil.