Sono stati accantonati nel fondo rischi i debiti verso gli enti locali per il rimborso delle rate dei mutui, oggetto di un verbale della guardia finanza perchè non sarebbero stati inseriti nei bilanci 2017-2019.
Quest'oggi si è svolto il cda del Consorzio Depurazione Acque presieduto dal neo presidente Maurizio Maricone con il bilancio 2021 che è stato approvato ma che sarebbe in perdita per 4 milioni per via dell'accantonamento delle quote sui mutui.
"La perdita è derivante da quell'accantonamento nell'eventualità che dovessimo pagare" spiega Maricone che ha specificato che "pesano" sul bilancio per circa 3 milioni.
Nei mesi scorsi si era consumato proprio uno scontro tra l'ex presidente Alberto Bonifacino, il sindaco di Savona Marco Russo e l'assessore Silvio Auxilia. L'avvocato, in allora numero uno del Consorzio, aveva presentato due esposti alla Procura nello stesso giorno in cui Nanni Ferro era stato eletto presidente di Acque Pubbliche Savonesi. Al centro proprio le presunte anomalie sui bilanci 2017-2019 e il verbale delle fiamme gialle che contestava diversi aspetti. Bonifacino infatti aveva richiesto il parere a due consulenti viste le 190 pagine notificate dalla guardia di finanza.
Oggetto dell'altro esposto era stato il primo cittadino che secondo quanto specificato da Bonifacino avrebbe 'forzato la mano' per convocare l'assemblea del consiglio del consorzio per la nomina di Ferro.
La nomina del nuovo presidente di Aps aveva sollevato perplessità poiché proprio Ferro era il presidente del consorzio del depuratore di Savona nel 2017, anno il cui bilancio era finito recentemente nel mirino delle fiamme gialle.
Successivamente era arrivata la sfiducia del comune di Savona e degli altri 14 comuni soci, con il consiglio d'amministrazione che era decaduto a seguito delle dimissioni del vicepresidente e della consigliere.
Sul bilancio del Consorzio aveva presentato proprio un'interpellanza in consiglio comunale il consigliere di Fratelli d'Italia Massimo Arecco.
Quest'oggi inoltre in Tribunale si è svolta l'udienza in merito al capannone da anni affittato per 1900 euro ad Ata in via Caravaggio (utilizzato come centro raccolta rifiuti) di proprietà proprio del Consorzio.
"Fino al 31 marzo ricontratteremo con Ata quel sito e in questo momento non c'è nessuna progettualità. Vedremo quali saranno le formule ma l'intenzione è di dar vita ad un'occupazione piu breve senza mettere in discussione Ata - ha continuato Maricone - Quella è l'unica area possibile per un'espansione e vogliamo tenerla a disposizione qualora ne avessimo bisogno per poterla utilizzare. Non penso che avverrà comunque prima di 4-5 anni".